ANNONE – E’ arrivato nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 14 settembre, l’annuncio del ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato in merito alla vicenda che ha coinvolto i dipendenti della Riva Acciaio (circa cinquanta lavoratori dello stabilimento di Annone Brianza rimasti a casa da venerdì insieme ad altri 1400 colleghi dopo quello che i vertici del gruppo hanno definito “l’atto dovuto” di cessare l’attività in sette stabilimenti in seguito al maxi sequestro disposto dalla procura di Taranto sul caso Ilva).
“I lavoratori saranno tutelati”. Secondo quanto riferito da Zanonato potrebbe ben presto risolversi l’incognita degli ammortizzatori sociali per i ben 1400 dipendenti dei sette stabilimenti Riva Acciaio in cui è cessata l’attività: saranno i vertici dell’azienda a richiedere la cassa integrazione per i lavoratori.
Un sospiro di sollievo per quest’ultimi che lunedì si preparano alla mobilitazione nazionale indetta da Fiom, Fim e Uilm (vedi articolo precedente). Sempre lunedì, il ministro incontrerà il presidente dell’Ilva, Bruno Ferrante.
