Como

Locazioni turistiche e codice identificativi, Confcommercio: “Imitare le buone pratiche”

Caterina Franci 23 Marzo 2018

Como, Economia/Lavoro

COMO – Il Governo ha deciso di impugnare davanti alla Consulta la legge di Regione Lombardia ed in particolare l’approvazione del Cir, Codice Identificativo per case ed appartamenti per vacanze. “Auspichiamo che la Corte Costituzionale respinga senza esitazioni la richiesta del Governo” sottolinea Paola Gonella, Presidente del gruppo delle attività extra alberghiere di Confcommercio Como “Questo provvedimento va a favore di tutti: consumatori e operatori del settore turistico. E’ necessario per contrastare il fenomeno dell’abusivismo e della concorrenza sleale nel settore ricettivo e tutelare chi lavora secondo le regole e le normative vigenti”.

Daniela Dall’Occhio, Consigliere del gruppo bed & breakfast di Confcommercio Como e Consigliere di Federalberghi Extra, appena costituita a livello nazionale aggiunge: “Questa richiesta deve essere respinta; siamo in un momento in cui lo Stato lascia campo libero agli abusivi facendosi scudo dietro la competenza esclusiva delle Regioni in materia di turismo, salvo poi intervenire per censurare l’operato di quelle Regioni che tentano di mettere ordine in questo caos”.

“Se l’Italia aspira veramente ad essere un grande Paese turistico, deve smetterla di censurare le buone prassi ed iniziare ad imitarle” conclude il Presidente di Confcommercio Como Giovanni Ciceri “Lo stesso Codice infatti è peraltro già applicato da diverse città europee ed anche dalla Regione Sardegna”.

Si ricorda che il Codice dovrebbe equivalere al numero di protocollo rilasciato dal Comune al momento della comunicazione di inizio attività ricettiva/locativa e dovrebbe essere obbligatoriamente esposto nella comunicazione e negli annunci online e offline al fine di consentire di ricondurre ogni alloggio alla documentazione depositata presso il Comune.