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Imprese femminili, Como è al 10° posto in Lombardia

Redazione 8 Marzo 2024

Economia/Lavoro, Erba

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ERBA – Imprese e donne. A scattare la “fotografia” della situazione delle imprese femminili lariane è stata la Camera di Commercio di Como-Lecco attraverso l’Ufficio Studi e Statistica e curato da Carlo Guidotti, Daniele Rusconi e Michela Cantoni.

Da quanto emerge, a fine 2023 in Italia le imprese femminili attive sono quasi 1,2 milioni, con un’incidenza sul totale pari al 22,7%. Alla medesima data le imprese attive in Lombardia sono quasi 161.000, con un peso del 19,7% sul totale regionale.

Le imprese gestite da donne nell’area lariana, a fine dicembre 2023, sono 13.113 e rappresentano il 20,2% del totale. Nella graduatoria lombarda per incidenza delle aziende “rosa” sul totale delle imprese, Como (con 8.412 realtà imprenditoriali, pari al 19,9%) si trova in 10^  posizione (e al 100° posto della classifica nazionale), mentre Lecco (con 4.701 aziende: 20,9%) è al 6° posto regionale e al 91° italiano.

Solo Monza Brianza e Milano si posizionano sotto la media regionale (rispettivamente con il 19,2% e il 18%). Milano è all’ultimo posto nella graduatoria nazionale. La classifica lombarda è guidata da Sondrio con il 24,3%, che è anche l’unica provincia della nostra regione a piazzarsi entro il 50° posto nazionale (al 37°). I territori lombardi al secondo e al terzo posto (Pavia e Mantova) sono solo al 69° e all’85° posto in Italia (rispettivamente 22,6% e 21,4%).

La forte concentrazione delle imprese in “rosa” è al centro-sud: la classifica è guidata da Benevento con il 30,8%, seguita da Avellino e Chieti (rispettivamente 30,3% e 29,1%). Nelle prime 30 posizioni, le uniche province del nord sono La Spezia (26,6%, 13^) e Savona (24,9%, 27^).

A fine settembre 2023 (ultimo dato disponibile), in Italia, gli addetti delle imprese femminili sono oltre 2,6 milioni, con un’incidenza sul totale dei lavoratori pari al 14,2%. Alla medesima data, in Lombardia, ne risultano oltre 423.000, con un peso del 9,5% sul totale regionale.

Per quanto riguarda l’area lariana, a fine settembre 2023 (ultimo dato disponibile), gli addetti delle imprese “rosa“ sono quasi 35.000 su un totale di circa 256.000: pertanto la loro quota è pari al 13,6%. A Como le aziende gestite da donne occupano quasi 21.000 persone (il 13% degli addetti complessivi); a Lecco sono quasi 14.000 (14,5%). Como è l’89a provincia in Italia e la 9a in Lombardia; Lecco occupa la 6a piazza regionale e la 79a della classifica nazionale.

La graduatoria lombarda è guidata da Pavia (18,1%), seguita da Varese e Sondrio (rispettivamente 15,7% e 15,3%). Milano chiude la classifica regionale e nazionale con il 6%. Tra le province lombarde, solo Pavia si classifica prima del 60° posto nazionale (55^). La Spezia e Imperia sono le uniche province del nord nelle prime 30 posizioni (rispettivamente 13^ e 25^).

Settori di attività
A fine 2023 il 26,5% delle imprese femminili italiane opera nel comparto “commercio” (quasi 308.000 aziende); seguono “agricoltura” (16,9%: quasi 196.000 aziende) e “turismo e ristorazione” (10,8%: oltre 125.000 ditte). In Lombardia il settore più rilevante è sempre il “commercio” con quasi 38.000 imprese (pari al 23,5% del totale delle aziende femminili), seguito da “servizi alla persona” (quasi 22.000 unità: 13,6%) e “servizi finanziari, assicurativi e immobiliari” (poco più di 19.900 ditte: 12,4%).

Nell’area lariana, a fine 2023 il 22,9% delle imprese femminili opera nel commercio (3.004 unità); il 14,6% nei “servizi alla persona” (1.916 aziende); il 12,3% nei “servizi finanziari, assicurativi e immobiliari” (1.612); l’11% nel “turismo e ristorazione” (1.445). A Como si nota una concentrazione più bassa rispetto a Lecco di imprese gestite da donne soprattutto nel “commercio” (22,2% contro 24,3%) e nei “servizi finanziari, assicurativi e immobiliari” (12,1% contro 12,7%); viceversa, le imprese femminili comasche hanno una concentrazione più elevata in particolare nei “servizi alla persona” (14,9% contro 14,1%), nel “tessile-abbigliamento” (3,9% contro 1,8%) e nelle “costruzioni” (4,1% contro 3,3%).

A fine settembre 2023 il 20,7% degli addetti delle imprese femminili italiane opera nel comparto “commercio” (oltre 548.000 lavoratori), seguito da “turismo e ristorazione” (16%, pari a quasi 424.000 unità), “istruzione, sanità e assistenza sociale” (10,7%: quasi 283.000 persone) e “altri servizi” (10,6%: oltre 281.000 addetti). In Lombardia il settore più rilevante è sempre il “commercio” con oltre 71.000 addetti (ovvero il 16,9% del totale), seguito da “altri servizi” (quasi 59.000 lavoratori: 13,9%) e “turismo e ristorazione” (quasi 58.000 unità: 13,7%).

Nell’area lariana, a fine settembre 2023, il 17,7% degli addetti delle imprese femminili lavora nel “commercio” (6.137 unità), il 15,6% nel “turismo e ristorazione“ (5.410) e il 10,7% nei “servizi alla persona” (3.716). A Como gli addetti delle imprese gestite da donne hanno una concentrazione più bassa rispetto a Lecco soprattutto nel “metalmeccanico” (6,3% contro 15,6%), nell’“istruzione, sanità e assistenza sociale” (8,7% contro 13,8%) e nell’“alimentare e bevande” (1,8% contro 2,9%). All’opposto, la concentrazione comasca è più elevata specie nel “tessile-abbigliamento” (6,9% contro 2,6%), nei “servizi alla persona” (11,8% contro 9,1%), nel “turismo e ristorazione” (rispettivamente 16,8% e 13,7%), negli “altri servizi” (9,8% e 7,2%) e nel “commercio” (18,5% contro 16,5%).

Forme giuridiche
A fine 2023, il 66,5% delle imprese femminili italiane opera come “impresa individuale” (quasi 771.000 aziende), il 22,1% come “società di capitali” (oltre 256.000 unità) e il 9,2% come “società di persone” (oltre 106.000 ditte). Il restante 2,2% è composto da “altre forme”3 (quasi 26.000 aziende). In Lombardia il 39,8% delle imprese gestite da donne opera come “società”: il 28,6% “di capitale” (circa 46.000 unità) e l’11,2% “di persone” (poco più di 18.000 imprese); la quota di “imprese individuali” si attesta al 58,2% (quasi 94.000). In linea con il dato nazionale è la quota di “altre forme” (2%: circa 3.100).

Per quanto riguarda l’area lariana, a fine 2023 la percentuale di aziende femminili che operano come “società” si attesta al 37% (3.206 “di capitale”, ovvero il 24,5%; 1.643 “di persone”, 12,5%); il 61,1% come “impresa individuale” (8.016 unità) e l’1,9% come “altre forme” (248 imprese). La quota di imprese individuali a Como è più bassa che a Lecco (60,1% contro 63%).

I numeri delle imprese femminili e degli addetti tra il 2016 e il 2023
Dal 2016, il peso delle imprese femminili italiane rispetto al totale è salito leggermente (dal 22,4% al 22,7%), grazie a una crescita di circa 5.500 unità (+0,5%). Anche in Lombardia la quota di ditte “rosa” è in aumento: dal 19% di inizio 2016 al 19,7% di fine 2023 (quasi 6.700 imprese in più: +4,3%).

Negli ultimi 8 anni l’area lariana ha visto crescere di quasi 800 unità il numero di aziende femminili (+6,2%), e il peso rispetto al totale è salito dal 18,6% al 20,2%. Como ha registrato un aumento di 530 unità attive (+6,7%) e la quota è salita dal 18,5% al 19,9%. Per Lecco l’aumento è stato di 236 imprese (+5,3%); l’incidenza è cresciuta dal 18,8% al 20,9%.

Le province lombarde che hanno registrato aumenti di imprese gestite da donne sono più numerose di quelle con diminuzioni. In calo Mantova, Pavia, Cremona, Sondrio (rispettivamente -9,1%, -5,5%, -3,9% e -4,6%, pari a 701, 525, 210 e 153 unità in meno). Viceversa, Milano, Monza Brianza e Como sono i territori con le crescite più significative in valori assoluti (rispettivamente +10,5%, +12,1% e +6,7%: circa 5.400, oltre 1.300 e 530 unità in più). Confrontando i dati di fine settembre 2023 con la situazione di inizio 2016, il numero di addetti delle aziende “rosa” a livello nazionale è aumentato di quasi 285.000 unità (+12,1%), ma la loro quota rispetto al totale è scesa (dal 14,7% al 14,2%). In Lombardia la crescita è stata di quasi 41.000 unità (+10,6%); ciononostante, la quota diminuisce dal 10,4% al 9,5%.

Tra inizio 2016 e fine settembre 2023 l’area lariana ha visto crescere gli addetti delle imprese femminili di oltre 3.700 unità (+12,2%; la quota sale dal 13,2% al 13,6%). Per Como l’aumento ha sfiorato le 2.100 unità (+11%) e la quota è passata dal 12,8% al 13%; a Lecco gli addetti sono cresciuti di quasi 1.700 unità (+14%) e il peso è aumentato di mezzo punto attestandosi al 14,5%.

Rispetto a inizio 2016, in Lombardia, solo Mantova ha registrato un calo del numero degli addetti (-1,8%, pari a -380 unità); Milano, Brescia e Bergamo mettono a segno le crescite più significative (rispettivamente +11.895, +9.751 e +5.161: +8,8%, +18,8% e +12%).

L’andamento nel 2023
Nel 2023, in Italia si è registrato un calo delle aziende femminili (poco più di 8.000 unità in meno: -0,7%), contro il +0,3% della Lombardia (+406). La quota delle imprese “rosa” italiane diminuisce di un decimo di punto, mentre quella lombarda resta invariata.

Nel 2023 l’area lariana ha visto aumentare il numero delle aziende femminili di 60 unità (la quota sale dal 20,1% al 20,2%). La crescita riguarda entrambe le province: Como +4 unità attive (+0,05%; la quota sale dal 19,8% al 19,9%); Lecco +56 imprese (+1,2%; l’incidenza cresce dal 20,6% al 20,9%).

Tra le province lombarde, i cali più consistenti di imprese gestite da donne interessano le province di Brescia, Varese e Mantova (rispettivamente, -182, -111 e -102 unità, pari a -0,8%, -0,9% e -1,4%). Viceversa, Milano, Monza Brianza e Lecco sono i territori dove le aziende femminili crescono di più (in valori assoluti, rispettivamente +624, +100 e +56 unità: +1,1%, +0,8% e +1,2%).

Nei primi 9 mesi del 2023 il numero di addetti delle imprese italiane gestite da donne cresce di oltre 33.000 unità (+1,3%), mentre a livello lombardo l’incremento supera le 1.100 unità (+0,3%); il peso sul totale degli addetti italiani scende leggermente (dal 14,4% al 14,2%) e a livello regionale resta stabile (9,5%).

Nei primi 9 mesi del 2023 l’area lariana ha visto crescere gli addetti delle aziende gestite da donne di quasi 1.200 unità (+3,5%; la quota sale dal 13,1% al 13,6%). A Como aumentano di 440 unità (+2,1%; la percentuale passa dal 12,6% al 13%); a Lecco crescono di 718 unità (+5,5%; il peso sale dal 14,1% al 14,5%).  In Lombardia, Milano, Monza Brianza, Sondrio, Varese e Mantova hanno visto cali degli addetti delle imprese femminili (rispettivamente -0,6%, -2,1%, -1,2%, -0,2% e -0,02%, pari a -899, -664, -91, -54 e -4 unità); al contrario, gli addetti aumentano soprattutto a Pavia, Lecco e Bergamo (rispettivamente +4,5%, +5,5% e +1,1%, pari a +838, +718 e +547 unità).

Il trend per settore di attività tra il 2016 e il 2023
Nel periodo 2016-2023, considerando le divisioni Ateco e i valori assoluti, in Italia le imprese femminili attive aumentano soprattutto nei settori “attività professionali, scientifiche e tecniche”, “servizi finanziari, assicurativi e immobiliari” e “servizi alla persona”, (con crescite di oltre 19.000, 12.700 e 12.500 aziende, pari a +39,2%, +16,4% e +11,4%); viceversa, “commercio”, “agricoltura”, “tessile e abbigliamento” mostrano i cali più significativi (con diminuzioni di oltre 38.400, 21.800 e 4.200 unità: rispettivamente -11,1%, -10% e -12,9%).

In Lombardia, “attività professionali, scientifiche e tecniche”, “servizi finanziari, assicurativi e immobiliari” e “altri servizi” registrano gli aumenti più considerevoli: le aziende gestite da donne crescono di quasi 5.000 unità nel primo comparto, di circa 2.400 nel secondo e di quasi 2.300 nel terzo (rispettivamente +46,7%, +14,1% e +19,7%). I settori con i cali più significativi sono gli stessi dell’Italia: “commercio” (-3.300: -8%), “agricoltura” (quasi 1.500 in meno: -14,1%), “tessile e abbigliamento” (circa 900 in meno: -16,9%).

Nell’area lariana, negli ultimi 8 anni la maggioranza dei settori vede incrementi di imprese gestite da donne. Da sottolineare le crescite di “attività professionali, scientifiche e tecniche”, “servizi finanziari, assicurativi e immobiliari” e “altri servizi” (rispettivamente, +329, +229 e +218 unità: +43,8%, +16,6% e +27,9%). Viceversa, diminuisce il numero di aziende femminili soprattutto nel “commercio”, nel “tessile e abbigliamento”e nell’“agricoltura” (-137, -82 e -49 unità: -4,4%, -16,4% e -6,1%). “Altro manifatturiero”, “turismo e ristorazione” crescono a Como ma diminuiscono a Lecco: il primo comparto registra rispettivamente +5 e -6 aziende (+4,1% e -8,3%); il secondo +2 e -2 imprese (+0,2% e -0,4%).

In Italia gli addetti delle imprese femminili attive, nel periodo gennaio 2016-settembre 2023, aumentano soprattutto nei settori “turismo e ristorazione”, “istruzione, sanità e assistenza sociale” e “costruzioni”, (rispettivamente, quasi 88.000, oltre 64.000 e circa 36.000 persone in più: +26,1%, +29,6% e +41,6%); al contrario, “commercio”, “tessile e abbigliamento” e “agricoltura” sono i comparti con i cali più significativi (circa 15.500, oltre 9.900 e oltre 5.700 unità in meno: -2,8%, -8,9% e -3,5%). In Lombardia, “turismo e ristorazione”, “altri servizi”, “istruzione, sanità e assistenza sociale” registrano gli aumenti più considerevoli: gli addetti delle aziende gestite da donne crescono di circa 10.100 unità nel primo comparto, di poco più di 8.900 nel secondo e di quasi 8.200 nel terzo (rispettivamente +21,2%, +17,9% e +24%), mentre “commercio”, “tessile abbigliamento” e “chimica, gomma e plastica” sono quelli con le diminuzioni più marcate (quasi 2.000, oltre 1.400 e poco più di 800 unità: -2,7%, -8,1% e -10,5%).

Nell’area lariana, solo “metalmeccanico”, “legno e carta”, “tessile e abbigliamento” e “chimica, gomma e plastica” registrano cali di addetti delle imprese femminili tra gennaio 2016 e settembre 2023 (-316, -192, -80 e -32 unità: rispettivamente -8,4%, -22,7%, -4,3% e -7,6%). Da segnalare in particolare le crescite in valori assoluti di “turismo e ristorazione”, “altri servizi” e “servizi alla persona” (+1.126, +730 e +563 occupati: +26,3%, +31,4% e +17,9%). A Como aumenta l’“altro manifatturiero” (+54: +14,8%), che invece a Lecco diminuisce (-8 addetti: -3,5%). A Lecco si incrementa il numero di occupati del settore “istruzione, sanità e assistenza sociale” (+485: +34,4%), “tessile e abbigliamento” (+40: +12,7%) e “chimica, gomma e plastica”(+4: +2,5%), tutti e tre in calo a Como: -154 unità il primo (-7,8%), -120 il secondo (-7,7%) e -36 il terzo (-13,9%).

L’andamento per settore di attività nel 2023
Nel 2023, in Italia aumentano le imprese femminili attive soprattutto nei settori “attività professionali, scientifiche e tecniche”, “servizi alla persona” e “servizi finanziari, assicurativi e immobiliari” (il primo +2.700 unità circa, il secondo e il terzo oltre 1.500 in più: rispettivamente +4,2%, +1,5% e +1,8%). “Commercio”, “agricoltura” e “tessile e abbigliamento” registrano invece i cali più marcati (rispettivamente quasi 7.800, circa 6.100 e poco più di 900 unità; in termini percentuali, -2,5%, -3% e -3,1%). Anche in Lombardia, i due settori che registrano il maggior incremento di imprese femminili (in valori assoluti) sono “attività professionali, scientifiche e tecniche” e “servizi alla persona”, seguiti dagli “altri servizi” (circa +700, +300 e +200, pari rispettivamente a +4,7%, +1,3% e +1,6%). “Commercio”, “agricoltura”, “tessile e abbigliamento” sono quelli con i cali più consistenti (circa -700, -200 e -150: -1,7%, -2,6% e -3,4%).

Nell’area lariana, “servizi alla persona”, “attività professionali, scientifiche e tecniche” e “altri servizi” sono i comparti con le crescite più significative di imprese femminili rispetto a fine 2022 (rispettivamente +39, +35 e +29 aziende: +2,1%, +3,3% e +3%). All’opposto, calano soprattutto “commercio”, “agricoltura”, “tessile e abbigliamento” (-49, -17 e -7: -1,6%, -2,2% e -1,7%). A Como aumenta il “turismo e ristorazione” (+7: +0,7%), che, al contrario, cala a Lecco (-12: -2,3%). A Lecco crescono “costruzioni” (+8: +5,5%), “alimentari e bevande” (+3: +7,9%), “tessile e abbigliamento” e “altro manifatturiero” (entrambi di una azienda, rispettivamente +1,2% e +1,5%). Tutti e quattro i comparti risultano invece in diminuzione a Como: il primo -9 unità (-2,6%); il secondo -3 e -5,1%; il terzo -8 e -2,4%; il quarto -6 e -4,5%. Inoltre, calano di 3 unità le “attività artistiche, sportive e di intrattenimento” (-2,5%), che restano invariate a Lecco.
Per quanto riguarda gli addetti delle imprese femminili, nei primi nove mesi del 2023 in Italia crescono soprattutto “turismo e ristorazione”, “istruzione, sanità e assistenza sociale” e “altri servizi” (di quasi 21.000, 5.200 e 3.900 persone: +5,1%, +1,9% e +1,4%); calano invece i settori “agricoltura”, “altro manifatturiero” e “legno, arredo e carta” (di oltre 3.400, 1.200 e quasi 700 unità: -2,1%, -2,4% e -2,8%).

In Lombardia diminuiscono i lavoratori soprattutto di “altro manifatturiero” (1.500 unità in meno, pari a -15,4%), “attività professionali, scientifiche e tecniche” (quasi 600 persone in meno: -1,9%) e “legno, arredo e carta” (di quasi 400 unità: -6,5%). Aumentano “turismo e ristorazione”, “attività artistiche, sportive e di intrattenimento” e “servizi alla persona” (rispettivamente +2.800, +600, +400 addetti circa: +5%, +13% e +1,1%).

Nell’area lariana, nei primi nove mesi del 2023, da segnalare le crescite degli addetti delle imprese femminili in particolare di “istruzione, sanità e assistenza sociale”, “turismo e ristorazione” e “altri servizi” (rispettivamente +495, +420 e +215 unità: +15,3%, +8,4% e +7,6%); al contrario, calano soprattutto i settori “legno, arredo e carta”, “tessile e abbigliamento” e “chimica gomma e plastica” (rispettivamente -307, -54 e -46 unità, pari a -32%, -2,9% e -10,6%). Il calo di questi due ultimi settori è concentrato in provincia di Como (-65 “tessile e abbigliamento”; -69 “chimica gomma e plastica”: rispettivamente -4,3% e -23,6%), che invece sono in crescita a Lecco (+11 unità il primo e +23 il secondo: +3,2% e +16.3%). A Como, andamento negativo anche per “alimentari e bevande” (-43: -10,5%), “altro manifatturiero” (-31: -6,9%) e “metalmeccanico” (-19: -1,4%), tutti settori in crescita a Lecco (rispettivamente +8, +2 e +2 unità: +2,1%, +0,9% e +0,1%)

Il trend per natura giuridica tra il 2016 e il 2023
Nel periodo 2016-2023, in Italia sono diminuite le “società di persone” (-19,3%: oltre 25.000 in meno) e le “imprese individuali” gestite da donne (-5,5%: più di 45.000 in meno), mentre sono aumentate “società di capitale” (+41,2%: quasi 75.000 in più) e “altre forme” (+4,6%: circa 1.100 in più). Anche In Lombardia calano “società di persone” (-18,8%: -4.200) e “imprese individuali” (-0,2%: oltre 100 unità in meno); crescono invece “società di capitale” (+31,2%: +10.900) e “altre forme” (+1,9%: +58 aziende).

Rispetto a inizio 2016, l’area lariana ha visto calare solo le “società di persone” gestite in prevalenza da donne (-340: -17,1%), a fronte dell’aumento di “società di capitale”, “imprese individuali” e “altre forme” (rispettivamente +751, +351 e +4: +30,6%, +4,6% e +1,6%). Considerando i valori assoluti, Como ha registrato un aumento più significativo rispetto a Lecco per “società di capitale” (+547 contro +204 unità: +34,5% e +23,4%) e imprese individuali (+198 contro +153: +4,1% e +5,5%); per le restanti forme giuridiche Lecco registra un andamento migliore: le società di persone diminuiscono di 125 aziende contro 215 (Lecco -17,4%; Como -17%); le “altre forme” crescono di 4 unità (+5,8%) e restano invariate a Como.

L’andamento per natura giuridica nel 2023
Nel 2023 in Italia crescono solo le “società di capitale” femminili (+2,6%: +6.600): società di persone” -3,8% (circa 4.200 in meno); “imprese individuali” -1,3% (-10.000); “altre forme” -1,5% (-400). In Lombardia diminuiscono “società di persone” (-3,9%: circa -700), e “altre forme” (-0,4%: -13), mentre aumentano “società di capitale” (+2,5%: oltre 1.100 in più) e “imprese individuali” (+0,04%: 36 in più).

Nel 2023 l’area lariana ha visto calare solo le “società di persone” gestite in prevalenza da donne (105 in meno: -6%); viceversa, aumenano “imprese individuali” (+88: +1,1%), “società di capitale” (+75: +2,4%) e “altre forme” (+2: +0,8%). In valori assoluti, Como registra un andamento meno dinamico di Lecco per “società di persone” (-57 unità contro -48: rispettivamente -5,1% e -7,5%), “società di capitale” (+37 ditte e +1,8% contro +38 e +3,7%), e “imprese individuali” (+22 e +0,4%; +66 e +2,3%). Lecco registra perfomance peggiori per le “ altre forme” (invariate contro +2 di Como: +1,2%).