ORSENIGO – I dipendenti della Icam hanno detto sì alla proposta dell’azienda di aumentare la flessibilità per incrementare l’attività produttiva del nuovo stabilimento di Orsenigo.
Nelle assemblee che si sono svolte tra lunedì e mercoledì i lavoratori, a larga maggioranza, hanno approvato una delle soluzioni ipotizzate. “L’azienda ci aveva chiesto in partenza 42 ore settimanali – sottolinea Massimo Sala della Cgil – L’ipotesi scelta dai dipendenti prevede 36 ore settimanali retribuite 40 e 18 turni di lavoro invece dei 15 attuali. La domenica? L’azienda ce l’aveva chiesta ma per i lavoratori resterà libera”. E commenta: “Mi pare una buona soluzione che accontenta le esigenze dell’azienda e viene incontro ai lavoratori premiandoli anche dal punto di vista economico. In via sperimentale questo nuovo orario verrà introdotto in un reparto, quello delle presse delle polveri di cacao, che rappresentava un collo di bottiglia per il processo produttivo di Icam. Ora con queste ore in più a disposizione l’azienda conta di potenziare la sua capacità andando a ottimizzare l’utilizzo degli impianti”.
Enzo Mesagna della Cisl aggiunge: “Il ciclo continuo che l’azienda chiedeva sarebbe stato troppo oneroso per i lavori visto che li avrebbe impegnati 3 domeniche su 4. L’opzione votata è comunque importante e strategica: aumenta la produttività ma nello stesso momento salvaguarda gli interessi dei lavoratori. Lunedì ci sarà il passaggio fondamentale con l’azienda”.
Questa ipotesi di accordo sull’orario si inserisce in un quadro ampiamente positivo per la Icam che nel recente piano di sviluppo ha confermato il mantenimento dell’intera manodopera (circa 200 addetti di cui la metà a Orsenigo) e la conferma dei lavoratori somministrati (ex interinali). Un segnale importante e in controtendenza che conferma la crescita dell’azienda che produce cioccolato e che ha spostato a Orsenigo praticamente l’intera produzione.
