Bosisio Parini

Bosisio Parini. Metalmeccanici uniti in protesta per il contratto nazionale

Lorenzo Colombo 20 Aprile 2016

Bosisio Parini, Economia/Lavoro

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Presidio Rodacciai | Contratto nazionale metalmeccanici  9

 

BOSISIO – 200 lavoratori di diverse aziende locali, insieme ai rappresentanti Rsu di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm in occasione dello sciopero nazionale dei metalmeccanici indetto questa mattina, mercoledì, si sono dati appuntamento davanti ai cancelli della Rodacciai di Bosisio Parini per poi marciare con determinazione tutti insieme lungo il ponte che attraversa la SS36 Milano – Lecco in direzione Molteno. Uno sciopero con il quale i metalmeccanici pretendono un contratto nazionale che dia un futuro di garanzie e diritti a tutti i lavoratori.

 

Presidio Rodacciai | Contratto nazionale metalmeccanici  3

 

Ornella Redaelli, Rsu di Fim-Cisl di Garbagnate monastero ha subito incalzato: “Non vogliono far scattare gli aumenti, ma aumenta tutto, è una situazione grave che deve trovare una soluzione”.

Anche Gianni Bottari, un dipendente Rodacciai ha voluto dire la sua: “Siamo qui non soltanto per risolvere la questione del contratto nazionale, ma c’è anche un discorso interno della stessa Rodacciai che deve presto trovare una soluzione, vogliono togliere la mensa ai turnisti, e questo è molto grave, soprattutto perché lavorare sulla trafila per 7 ore e mezza continuative senza pause è difficile e potrebbe risultare anche pericoloso”.

 

Presidio Rodacciai | Contratto nazionale metalmeccanici  8

 

Mario Signorello Rsu Fiom-Cgil ha poi cercato di fare chiarezza: “Dopo tanti anni siamo riusciti a presentarci davanti a Confindustria e a Federmeccanica, per Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm è stato un grande passo avanti, un’iniziativa unitaria finalmente, ma dall’altra c’è Federmeccanica che ha deciso di eliminare il contratto nazionale e lasciare la gestione contrattuale soltanto a livello aziendale. Vorrebbero non dare niente con il contratto nazionale, ma c’è chi non ha la forza di gestire il contratto internamente, come le piccole e medie imprese. E i meccanici oggi ci sono ancora, a dispetto della crisi, che lavorano in condizioni non facili, i diritti noi li avevamo, ciò che è cambiato è successivo all’accordo fatto tra Confindustria  e Federmeccanica con il governo Renzi, che purtroppo non da e non garantisce più nulla alla parte più debole”.

 

Presidio Rodacciai | Contratto nazionale metalmeccanici  5

 

D’accordo con Signorello di Fiom-Cgil, Panzeri Luigi Rsu di Fiom-Cgil che ha dichiarato: “Oggi siamo più che mai uniti per soffriggere l’azzeramento del contratto nazionale e rinnovare la normativa salariale, chiediamo di trovare nuove formule contrattuali, e non spostare tutto al secondo livello e superare il contatto nazionale, che comunque garantisce una paga base. Il contratto aziendale rappresenta soltanto il 20% circa delle aziende più forti, quindi vuol dire che l’80% non ha nulla, perché viene assorbito dall’attività lavorativa. Ma se siamo una risorsa come dicono, ci devo calcolare come tale, tutti il lavoratori lo chiedano con forza, anche se danno aumenti minimi, questi verranno poi assorbiti dall’attività lavorativa. Il presidio di oggi è un primo segnale a livello nazionale che avrà poi un prosieguo”.

 

Presidio Rodacciai | Contratto nazionale metalmeccanici 1

 

Il rappresentate della segreteria Fim-Cisl Gianola Giovanni segnala che: “Federmeccanica distribuisce nelle aziende messaggi chiarificatori in merito alle loro strategie decisionali a livello aziendale, dichiarando come non ci siano le condizioni necessarie per rinnovare il contratto nazionale come vorremmo, e questo per noi è insostenibile”.

Biagio De Gaetano Rsu di Uilm ha confermato quanto sostenuto dai suoi colleghi sindacalisti e lavoratori: “La Federmeccanica non vuole fare nessun tipo di trattativa, perché sostengono che la parte salariale l’hanno già data negli anni precedenti”.

 

Presidio Rodacciai | Contratto nazionale metalmeccanici  2

 

Enrico Azzaro della Uilm Lecco ha poi specificato: “Stiamo scioperando oggi in forma unitaria dopo tanti anni perché è in discussione il contratto nazionale, Federmeccanica sta lanciando dei meassaggi subdoli, nel dire che vogliono garantire il salario al 100% dei lavoratori, vogliamo garantire a tutti l’inflazione dopo i 18 mesi e dare a tutti 37euro , ma l’inflazione andiamo a discuterla tra 18 mesi e non sappiamo a chi verrà data, i 37 euro verrano dati a chi non ha la minima e nessun scatto di anzianità, e questo vale per gli aumenti contrattuali, in breve questo significa svuotare il contratto nazionale, vuol dire depotenziare il sindacato è in gioco il nostro modo di esistere di Fiom, Fim e Uilm e di tutti i diritti dei lavoratori nei luoghi di lavoro”.

 

Presidio Rodacciai | Contratto nazionale metalmeccanici  7

 

Un presidio gestito al meglio dai Carabinieri di Costa Masnaga, presente anche Mauro Califano Responsabile Risorse Umane di Rodacciai che ha dichiarato, nel cercare di far confluire lavoratori e sindacalisti in un’area più consona per far valere i propri diritti: “Noi siamo soltanto degli spettatori, qui si tratta di una protesta a livello nazionale, è stata scelta la Rodacciai probabilmente perché è l’azienda più significativa nell’ambito metalmeccanico sul territorio, non vogliamo negare i diritti di nessuno, ma vige il concetto di reciprocità, buon senso per lasciare spazio alla viabilità, questo è tratto privato, va benissimo presidiare, ma nel rispetto di tutti e soprattutto, dato che si parla di diritti, dei diritti degli altri”.

Ma il presidio presso la Rodacciai a Bosisio di oggi, mercoledì, non è stato l’unico. Altri i presidi attivi e operativi da parte dei lavoratori e dei sindacati sul territorio locale, come quello a Cernusco Lombardone presso Regina Catene e alla Gilardoni di Mandello, tutti uniti e compatti per fare valere i propri diritti.