
ERBA – La donna di Magdala è al centro della lettura scenica a cura dell’attrice già protagonista di molti spettacoli. Un’esistenza arida, infelice, segnata dalla mancanza di amor proprio e dalle maldicenze altrui. Poi l’incontro con un uomo, un Rabbi venuto da Nazareth, che la guarda, le parla e la considera come nessun altro ha mai fatto prima. La convince a seguirlo lungo un cammino di vita e di fede. Ma ecco il tradimento e la cattura: il Nazareno va incontro a un processo sommario, a una condanna iniqua, a un supplizio terribile e infine alla morte. Con lei testimone di tutto, impotente e disperata. Sembra la fine, invece è il principio. Ed è proprio lei, Maria di Magdala, ad annunciarlo al mondo.
A dare voce e sentimento alla Maddalena sarà Sabrina Rigamonti, dopo quasi cinque lustri di attività attorale, culminata nella partecipazione costante e significativa alle produzioni dell’Accademia dei Licini dirette da Gianlorenzo Brambilla al Teatro Licinium. Il mio nome è Maddalena è una sua elaborazione originale di contenuti attinti dalle Scritture, dalla letteratura e da produzioni teatrali e televisive. Nel testo la protagonista racconta la sua verità, facendo giustizia rispetto a stereotipi e falsi miti creati attorno alla sua figura, ma senza fare sconti sulla sua esistenza, avvolta nel buio prima che l’incontro con il Nazareno la rischiarasse.