Canzo

Canzo Racconta: Aldo Busi incanta la platea del Sociale

Miryam Colombo 5 Maggio 2018

Canzo, Cultura

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Aldo Busi sul palco del Sociale di Canzo

 

CANZO – “E’ fondamentale attuare un’autoeducazione perché solo così è possibile gridare la propria verità”. E Aldo Busi ha gridato la propria verità dal palco del Teatro Sociale che lo ha ospitato venerdì 4 maggio nella penultima serata del Festival letterario canzese.

Una serata accattivante, tagliente, schietta: “Vi parlerò della mia vita. Cosa che non ho mai fatto prima – ha dichiarato Busi in apertura – Mi piace parlare a braccio perché, come quando scrivo, divento consapevole di quello che pensavo. Quando parlo a braccio, scopro cose su di me”. Non il commento al suo ultimo libro, dunque, ma una storia. La storia di un uomo che si è costruito ogni giorno, nelle esperienze quotidiane, che ha saputo fare del proprio “nulla” un patrimonio: “Quando ero giovane ho girato molto perché non avevo scelta: non avevo nulla e questo è stato meraviglioso perché il mio nulla è stato un incentivo per fare, per creare”.

Una persona “libera”, Aldo Busi, come si è auto definito, lontana da schemi e convenzioni: “La mia libertà è una sorta di gabbia, ma è ciò che mi permette di scrivere: non mi sento costretto verso nessuno”. Così, senza tabù e senza obblighi, Busi indaga la mente umana, coglie la dimensione autentica della realtà e la tramuta in parola: “Tutto quello che volevo nella vita era scrivere e la mia opera è bella perché sfugge a me stesso”.

Un vortice di parole che ha rapito per l’intera serata il pubblico, accorso numeroso. In un clima di familiarità, lo scrittore ha chiesto ai presenti di partecipare all’incontro con domande e curiosità. Molti i temi emersi che hanno toccato l’attualità sociale, letteraria, culturale e politica: seduto sul bordo del palcoscenico Busi ha risposto, ha interagito con una platea coinvolta in uno scambio aperto e sincero.

Prima di concludere con la lettura di un passo del suo ultimo romanzo, “Le consapevolezze ultime”, Busi ha ammesso “Io non mi vendo a nessuno anche perché sono molto caro. Quando ho ricevuto la lettera con cui mi si chiedeva di partecipare a questa serata, ho risposto immediatamente di no. Tuttavia, la gentilezza del tono con cui erano scritte quelle parole ha iniziato a farmi pentire e, alla fine, ho accettato facendo un’eccezione per Canzo“.

Un altro punto a favore per il Festival promosso dall’associazione NonSoloTurismo: “Siamo soddisfatti di come stia procedendo l’evento – ha dichiarato in apertura il presidente Oscar Masciadri – Domani concluderemo il festival, ma l’ampia partecipazione avuta in questi giorni ci dimostra come la varietà di argomenti proposti sia stata in grado di raccogliere un pubblico vasto e variegato”.