Magreglio

Lite in Consiglio a Magreglio: il Giudice assolve Rosa Sancassani

Lorenzo Colombo 17 Luglio 2013

Cronaca, Magreglio, Politica

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magreglio comuneMAGREGLIO – Assolta perchè il fatto non sussiste. Il Giudice di pace di Erba Elisabetta Reitano ha emesso mercoledì 17 luglio la sentenza del processo che vedeva come imputata la consigliera di minoranza Rosa Sancassani per alcuni fatti risalenti al Consiglio comunale di Magreglio del 22 ottobre 2012. 

A citare in giudizio la Sancassani l’attuale vice sindaco, Paolo Ceruti, che si era sentito offeso dalle parole della donna proferite durante l’assemblea pubblica.

Andiamo con ordine. Il 22 ottobre, nell’aula consiliare di Magreglio, durante la seduta, era stata presentata un’interrogazione da parte di un consigliere di maggioranza riguardante il processo del 1995, con sentenza di due anni più tardi, in cui fu condannato l’allora sindaco Giovanni Cermenati e gran parte della Giunta per i reati di abuso d’ufficio per fini patrimoniali, truffa e falso ideologico in merito all’assegnazione dei lavori per l’acquedotto comunale. Anche Ceruti, che rivestiva la carica di vicesindaco anche in quegli anni, era stato coinvolto nel processo, ottenendo però piena assoluzione. Nell’interrogazione discussa a ottobre dello scorso anno, il consigliere voleva sapere quale consigliere, attualmente in minoranza, era invece in maggioranza nel ’95. La risposta era ovviamente la Sancassani che aveva quindi deciso di chiedere la parola per fatto personale.

Da qui le polemiche. Nell’intervento, regolarmente allegato al verbale del Consiglio, la donna faceva riferimento all’assoluzione di Ceruti esprimendo i propri dubbi sul fatto che il vice sindaco avesse firmato una delibera senza nemmeno averla letta. L’intervento terminava poi con “vergogna, vergogna, vergogna”.

Ceruti, sentitosi offeso dalle insinuazione della consigliera di minoranza ha quindi deciso di trascinarla in Tribunale, dove oggi si è chiuso il procedimento con l’assoluzione della Sancassani.

In aula, nella mattinata di mercoledì 17 luglio, sono stati interrogati sia la Sancassani che Ceruti, oltre che il testimone della difesa, Alberto Ceruti, anch’egli attualmente consigliere di minoranza.

A seguito della discussione il Pm Manuela Radice ha chiesto la condanna della donna a 500 euro di multa. Anche l’avvocato di Ceruti, Girolamo Alfieri, ha chiesto la condanna con un risarcimento di 5 mila euro.

A difendere la Sancassani, chiedendone l’assoluzione, è stato invece l’avvocato Alessandro Fermi che ha illustrato al Giudice come le prese di posizione, nei Consigli comunali, facciano parte del gioco.

Così, il Giudice di pace, ha emesso la sentenza a favore della donna che non ha potuto che gioire della sua vittoria.