ERBA – E’ una città in lutto oggi, Erba, e per le strade non si parla d’altro. Non sono certo passate inosservate, infatti, le tantissime lenzuola bianche comparse un po’ dappertutto dalla serata di ieri, lunedì 24 febbraio.
Le strade sono piene di drappi listati a lutto: dalla Malpensata all’ospedale; in periferia, sul confine con Merone e Ponte Lambro, come in pieno centro, alla stazione e in via Cesare Battisti.
E’ ancora impossibile capire da dove sia nata la protesta ma è logico pensare che sia da ricondurre al mondo del lavoro. Quello del “drappo bianco”, infatti, è un segno ormai caratteristico dei lavoratori schiacciati dalle tasse, dai doveri e dalla burocrazia. La protesta non era ancora arrivata a toccare la città: oggi l’ha letteralmente invasa. Lenzuola in ogni angolo, sulle recinzioni, sulle saracinesche abbassate, persino davanti alle pubblicità, a testimoniare la difficoltà della situazione.
Si tratta di una protesta pacifica e silenziosa che però richiama l’attenzione e chiede in modo composto una svolta. Perchè le tasse e i vincoli della burocrazia ormai hanno schiacciato famiglie e imprese. E ai cittadini non resta che listare a lutto un lenzuolo per sentirsi uniti e fare conoscere il proprio disagio.
