PONTE LAMBRO – Una vita dedicata ad aiutare i più fragili e i più deboli, una vocazione portata avanti con determinazione e tenacia, caratteristiche che l’hanno accompagnata anche durante la malattia, fino agli ultimi difficili giorni. Maria Teresa Agati, 74 anni, assessore del Comune di Ponte Lambro alle politiche sociali, giovanili e pari opportunità, ha lasciato il segno nella comunità che oggi, mercoledì 7 giugno, si è stretta ai familiari e ai colleghi dell’amministrazione comunale per un ultimo e commosso saluto.
Il funerale è stato celebrato nella Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Annunciata dal parroco, don Stefano Dolci, coadiuvato da don Paolo Sanfilippo, responsabile della pastorale giovanile nei difficili anni del Covid.
“Ho scelto le letture che avete sentito proprio pensando a Maria Teresa e all’attenzione verso i più fragili e i più deboli che ha accompagnato la sua vita – le parole del parroco – la dedizione verso gli emarginati l’ha contraddistinta fino alla fine. Noto era il suo impegno nella società civile e nell’amministrazione comunale, ma Maria Teresa ha sempre svolto il suo lavoro in modo spontaneo, potremmo dire ‘in punta di piedi’. Quasi non ce ne si accorgeva, ma tutti abbiamo visto il risultato. E’ stata in grado di inserire nel già ricco e a volte problematico lavoro dell’amministrazione comunale il tema del valore della persona. Il linguaggio della carità è universale e Maria Teresa lo parlava quotidianamente. La ricordo sempre sorridente – ha continuato don Stefano – anche in presenza dei problemi che talvolta si palesavano lei rimaneva attenta e accogliente. Tutti quelli che oggi sono qui hanno incontrato la sua umanità, a volte ‘tribolata’, perché quando hai a che fare con certe situazioni è difficile staccare e lasciare ‘in ufficio’ il lavoro. Il mio auspicio, ricordandola, è che questa attenzione concreta ai bisogni degli altri abbia contagiato un po’ tutta la comunità. Grazie per quello che ci hai insegnato e per quello che ci hai offerto”.
Al termine delle celebrazioni, è stato il figlio Pier Paolo a prendere la parola: “E’ difficile parlare oggi di mia mamma. Potrei dirvi che è stata una persona eccezionale, una madre che mi ha amato moltissimo, che mi manca, che le ho voluto molto bene. Ma anche se vere, tutte queste parole oggi suonano come frasi fatte. Vorrei invece raccontarvi una storia, la storia di una ragazzina di 17 anni che nel 1968, da un piccolo paese della bassa cremonese, si è trasferita qui. Oggi sono solo una manciata di km, ma nel lontano ’68 la Brianza era un mondo diverso. Ma qui, in tutti questi anni, quella ragazzina ha conosciuto tante persone, tutti voi. E con tutti voi in questi 60 anni qui ha vissuto e qui ha costruito una famiglia, un’azienda e un piccolo pezzo di paese. E tutti voi per questi 60 anni le siete stati vicino, quindi se mi permettete di dire qualcosa, a tutti voi dico semplicemente grazie. Grazie per aver costruito insieme a mia mamma, grazie per esserle ed esserci stati vicino nella malattia, grazie per essere stati amici, compagni e colleghi”.
Commosso il saluto di Francesca Borello, capogruppo di Insieme per Ponte Lambro, la civica di maggioranza, e presidente dell’Associazione Tic Tac, nata proprio su spinta dell’assessore Agati. “Sono qui in tante vesti ma mi sento, nel ricordarti, di indossare quella di amica. Amica di una persona splendida, una persona che si è sempre spesa per gli altri. ‘Quindici giorni e mi rimettono in sesto’, dicevi, solo per non farci preoccupare. D’altronde tu non amavi essere al centro dell’attenzione. Io ho avuto l’immenso piacere di conoscerti solo quattro anni fa e di questo mi rammarico. Avrei voluto più tempo“.
“Eri gentile, dolce, semplice, affabile, colta, intelligente, corretta, competente, giusta, testarda, forte. Hai saputo amministrare il tuo difficile assessorato con fermezza e amore per il prossimo. Grazie a te sono nate tante associazioni, tra le quali Il Ponte e Tic Tac, mi hai sempre sostenuta nei vari progetti, anche quando sembravano strampalati. Ci mancherai in giunta, e ci mancherai in consiglio comunale quando prima di presentare le tue slide dicevi ‘Sarò veloce’, anche se già sapevamo che sarebbero state più di cento. Ti sento già dire ‘Basta, Franci’. E allora basta. Addio Maria Teresa, pensaci, noi ti penseremo sempre”.
Ha concluso gli interventi il sindaco di Ponte Lambro Ettore Pelucchi, presente insieme al sindaco di Castelmarte Elvio Colombo: “Sono giorni tristi per tutti noi. Lo sono per me, per tutti i colleghi assessori, per tutti gli amici e per tutta la comunità di Ponte Lambro che ti ricorderà sempre per la tua tenacia e la tua determinazione. Hai sempre avuto un alto rispetto per lo Stato e per le istituzioni, ma ciò che ti contraddistingueva era il tuo essere dalla parte dei più fragili. Ti battevi perché i loro diritti fossero tutelati, sempre, anche in Giunta, dove facevi di tutto per trovare soluzioni e risorse. Sei stata e rimarrai un punto di riferimento per tutti noi. Grazie per quello che hai fatto e che ci hai insegnato. Ciao, Maria Grazia”.
In chiesa oltre alla famiglia e all’amministrazione comunale erano presenti tanti cittadini e i rappresentanti delle diverse associazioni culturali, sociali e sportive di Ponte Lambro.
Dopo i ricordi, la bara di Maria Teresa è stata portata sul sagrato, scortata dai familiari e dai tanti presenti che, con la loro presenza e il loro affetto, promettono di non dimenticare una personalità che tanto ha fatto per il paese.
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