Como

Ecco tutte le attività della Gdf di Como del 2013

Lorenzo Colombo 7 Febbraio 2014

Como, Cronaca

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288_guardia-di-finanza1COMO – Dalla lotta all’evasione fiscale, alla lotta alla criminalità organizzata e ai traffici illeciti di sostanze stupefacenti, ma anche i servizi di pubblica utilità: ecco tutte le attività effettuate nel 2013 della Guardia di Finanza di Como.

Per quanto riguarda la lotta all’evasione fiscale e agli sprechi del bilancio pubblico le Fiamme Gialle hanno denunciato 66 soggetti responsabili di frodi e reati fiscali, principalmente per aver presentato al fisco una dichiarazione fraudolenta o infedele, per aver omesso di presentare la dichiarazione dei redditi, per emissione di fatture false, o per aver distrutto o occultato la contabilità.

L’attività ispettiva, tradotta nell’esecuzione di 876 ispezioni fiscali (tra verifiche e controlli), ha consentito di recuperare a tassazione elementi di reddito (tra ricavi non dichiarati e costi non deducibili) per un ammontare complessivo di circa 400 milioni di euro, nonché di accertare un’evasione dell’I.V.A. per oltre 100 milioni di euro, e dell’IRAP per circa 6,4 milioni di euro.

Particolare attenzione è stata rivolta al contrasto delle “Frodi Carosello”, per le quali è risultata un’evasione di I.V.A. per un ammontare complessivo di oltre 1,6 milioni di euro. Si tratta di truffe al fisco basate su fittizie transazioni commerciali con l’estero.

Sul fronte dell’evasione fiscale internazionale, messa in atto attraverso molteplici condotte che vanno dalla fittizia residenza all’estero alle stabili organizzazioni non dichiarate, da pratiche di “transfer pricing” a sofisticate manovre elusive, sono stati recuperati a tassazione circa 500 mila euro.

Nel 2013, 63 soggetti si sono avvalsi dell’istituto della “adesione al processo verbale di constatazione”, i cui rilievi avevano evidenziato materia imponibile sottratta a tassazione per circa 5,3 milioni di euro.

Si tratta di contribuenti che riconoscendo la solidità e la concretezza dei rilievi mossi hanno deciso di versare nelle casse dello Stato quanto dovuto rinunciando ad inoltrare un contenzioso con gli Uffici Finanziari.

La facoltà del Corpo di aggredire i patrimoni accumulati illecitamente e di garantire così la pretesa erariale emerge dal valore dei sequestri preventivi e per equivalente disposti dall’Autorità Giudiziaria che ammontano a complessivi 63,6 milioni di euro (denaro, conti correnti bancari, automezzi, quote societarie, immobili e terreni), risorse che verranno acquisite definitivamente al patrimonio dello Stato una volta conclusi i relativi procedimenti.

Sono stati scoperti 103 evasori totali (che hanno omesso completamente di presentare le previste dichiarazioni annuali), per una base imponibile complessivamente occultata di circa 351,5 milioni di euro, ed un’evasione di IVA per oltre 85,6 milioni di euro.

Nel cosiddetto “lavoro sommerso”, sono stati individuati 44 lavoratori irregolari di cui 35 “in nero”, impiegati da 18 datori di lavoro.

Sono stati effettuati 4.458 controlli in materia di scontrini e ricevute fiscali, con la constatazione di 1.271 violazioni per la mancata emissione del documento (con un’incidenza di circa il 29% sul totale dei controlli effettuati).

Parallelamente all’impegno nella lotta all’evasione fiscale, sono stati intensificati gli sforzi a tutela delle uscite del bilancio pubblico, coerentemente con esigenze di contenimento della spesa e con i processi di spending review, allo scopo di prevenire ed individuare, secondo il consolidato modello operativo di polizia investigativa, sprechi e malversazioni ottenendo effetti positivi sul saldo di bilancio e senza riduzione del livello dei servizi pubblici offerti.

Con riguardo ai controlli in materia di finanziamenti ai fondi strutturali, i reparti hanno eseguito 6 interventi riscontrando l’indebita percezione di finanziamenti comunitari per un importo complessivo di oltre 407.000 euro.

Nel comparto degli aiuti economici e dei servizi sociali di assistenza, sono stati effettuati 92 interventi nei confronti di soggetti beneficiari di prestazioni sociali agevolate, dei quali 56 sono risultati aver percepito illegittimamente contributi finanziari.

Inoltre, sono stati scoperti 37 soggetti che avevano attestato falsamente di aver diritto all’esenzione dal pagamento del ticket sanitario.

È stata inoltre accertata un’indebita percezione di pensione sociale per circa 31 mila euro.

Nell’ambito dei rapporti di collaborazione avuti con la Corte dei Conti della Lombardia, sono stati eseguiti nr. 9 interventi, accertando danni erariali per otre 1,6 milioni di euro.

 

Un’altra fetta di lavoro importante, per i finanzieri comaschi, è riguardato l’aggressione dei patrimoni della criminalità economica ed organizzata.

Con l’approfondimento investigativo di 94 segnalazioni di operazioni sospette volte ad individuare i flussi finanziari di provenienza illecita, e con i controlli nelle aree doganali, è stato possibile intercettare complessivamente oltre 98,8 milioni di euro in valuta e titoli, di cui oltre 41 milioni sequestrati, e incassati 631.346 euro quale oblazione. Sono state contestate oltre 1.000 infrazioni alla normativa valutaria.

Dai controlli di natura valutaria è stata inoltre acquisita documentazione (estratti conto, libretti di assegni, carte di credito, bancomat, ecc.) attestante presumibile disponibilità di valuta all’estero per un valore stimato di circa 131 milioni di euro, e che costituirà base per sviluppi investigativi delle posizioni reddituali degli intestatari, che verranno svolte dai Reparti della Guardia di Finanza territorialmente competenti.

Sempre nell’anno 2013, sono stati complessivamente sequestrati oltre 147 kg di oro in lingotti.

Importante anche l’impegno nella lotta ai traffici illeciti. Le indagini antidroga hanno portato alla verbalizzazione complessiva di 508 persone, di cui 38 in stato di arresto, 199 denunciate a piede libero, e 271 segnalate al Prefetto.

Sono stati sequestrati oltre 1.500 Kg. di sostanze stupefacenti (tra hashish e marijuana), 138 gr. di cocaina, 950 gr. di eroina, oltre 8 kg. di sostanze psicotrope, nonché 8 automezzi utilizzati per trasportare lo stupefacente.

Nel settore del contrasto alla contraffazione dei marchi, della tutela del “Made in Italy”, della pirateria audiovisiva e della sicurezza dei prodotti, sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria 18 persone, e sequestrati oltre 74.000 articoli tra: prodotti di cartolibreria, capi ed accessori per abbigliamento, DVD e CD ROM contenenti opere cinematografiche, videogiochi e software, borse e orologi.

In materia di falso nummario, sono state sequestrate, in collaborazione con la Banca d’Italia, 350 banconote false per un valore di 20.240 euro. Tra queste, le più falsificate sono risultate quelle aventi taglio di 20 euro (144 pezzi), a seguire quelle da 100 euro (94 pezzi) e da 50 euro (80 pezzi).

Nel 2013 sono stati pianificati e svolti oltre 1.448 servizi di pattuglia. Le chiamate pervenute alla Sala Operativa “117” del Comando Provinciale sono state 190 (rispetto alle 475 del 2012, con un decremento del 60%) di cui 88 nominative (157 nel 2012).

Le chiamate al “117” hanno riguardato, per la maggior parte, casi di evasione fiscale, la mancata emissione di scontrini e ricevute fiscali ed il lavoro nero. A tal fine si ricorda che il “117” è il numero di pubblica utilità mediante il quale i cittadini dialogano direttamente con la Guardia di Finanza.

Il servizio, attivo tutti i giorni dell’anno, 24 ore su 24, vede impegnato personale qualificato ed è pensato per soddisfare le richieste di informazioni, di intervento e per ricevere ogni segnalazione di episodi di interesse per la Guardia di Finanza (dalla lotta all’evasione fiscale ed allo spreco di risorse pubbliche, alla tutela dei consumatori, dal contrasto allo spaccio ed al traffico di sostanze stupefacenti, alla repressione dei reati tributari, delle frodi comunitarie e del riciclaggio dei capitali illecitamente conseguiti), in ragione delle peculiari funzioni di polizia economico – finanziaria, a tutela delle risorse pubbliche e degli interessi della collettività.

Ecco infine quali saranno le linee guida per l’attività delle Fiamme Gialle nel 2014.

Secondo la natura prioritariamente investigativa che contraddistingue l’azione della Guardia di Finanza, le proiezioni operative avranno come obiettivo quello di colpire nella loro globalità tutti i fenomeni illeciti che si connotano per la capacità di mettere a rischio contemporaneamente più interessi economici e finanziari.

Si procederà con un approccio trasversale, valorizzando ogni elemento raccolto nell’ambito di tutti i comparti della missione istituzionale, mediante una sistematica aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati ed una maggiore flessibilità dell’azione ispettiva, perseguendo i cc.dd. grandi fenomeni evasivi, quali l’economia sommersa, le frodi IVA, l’evasione fiscale internazionale.

Mediante il controllo economico del territorio, inoltre, si contrasteranno, da un lato, i fenomeni di evasione di massa quali l’omesso rilascio degli scontrini e delle ricevute fiscali, e dall’altro si agirà a tutela dell’economia sana contro l’attuazione di pratiche di concorrenza sleale, reprimendo l’abusivismo commerciale, utilizzo di lavoro irregolare, la creazione di false organizzazioni “no-profit” che nascondono attività imprenditoriali.

L’aspetto complementare della lotta all’evasione sarà quello della tutela della spesa pubblica.

Affinché il cittadino sia certo che le imposte versate siano impiegate correttamente e con trasparenza, e destinate verso i veri bisogni della collettività, la Guardia di Finanza intensificherà i propri interventi per contrastare gravi forme di corruttela e sperpero del denaro pubblico nei settori che attengono ai più rilevanti flussi di bilancio quali la sanità (ticket), la previdenza e l’assistenza (prestazioni sociali agevolate), gli appalti, gli incentivi ed i finanziamenti nazionali e comunitari, al fine di limitare e ristorare, con le previste misure cautelari, i danni subiti dall’erario.

Inoltre la Guardia di Finanza, per prevenire e reprimere la criminalità economico-finanziaria, dispiegherà tutte le proprie potestà investigative per garantire una capillare azione di:

– prevenzione e contrasto alla ripulitura di capitali illeciti nei tessuti economici e finanziari, attraverso l’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette e l’esecuzione di ispezioni e controlli antiriciclaggio nei confronti degli operatori finanziari;

– aggressione di ogni forma di ricchezza riconducibile a contesti delinquenziali, mediante il sistematico ricorso agli accertamenti patrimoniali, attuando tutti gli strumenti previsti dalla normativa antimafia, la cui estensione dovuta ai più recenti provvedimenti legislativi, comprende ora molti reati comuni, tra i quali quelli di natura tributaria;

– contrasto ai traffici transfrontalieri di valuta e metalli preziosi, fenomeno di primaria rilevanza per la provincia di Como.

Ancora, nel settore della tutela del mercato di beni e servizi, l’azione del Corpo proseguirà nei settori della lotta alla contraffazione, alla falsificazione del Made in Italy, alla commercializzazione di prodotti non sicuri o dannosi per la salute.

La lotta alla contraffazione, in particolare, persegue, al tempo stesso, gli obiettivi di proteggere i consumatori e le regole del mercato, arginare uno dei principali canali di alimentazione della criminalità economica, debellare cospicue sacche di evasione fiscale e di lavoro irregolare, intervenendo in un contesto dove si crea “nero su nero”, dove, cioè, sono sommersi la produzione, la manodopera, le fonti finanziarie di approvvigionamento, i canali di distribuzione della merce, i guadagni nascosti al fisco.