COMO – Sono stati tutti dimessi con prognosi dai 3 ai 10 giorni i 27 studenti del “Caio Plinio” che martedì 8 ottobre sono rimasti intossicati a scuola a causa di uno spray urticante spruzzato da tre studentesse (vedi articolo).
“Una bravata sfuggita di mano – ha commentato alle tv la dirigente, Silvana Campisano, molto nota a Erba per aver diretto per anni la scuola di via Cesare Battisti – Si è trattato di ragazzini immaturi che hanno fatto una cosa grave”.
Grave, se non nelle conseguenze, sicuramente nella forma. Pare infatti che 3 studentesse di 2L per evitare un compito in classe abbiano pensato di spruzzare la sostanza urticante all’interno dell’edificio scolastico di via Jacopo Rezia dove studiano circa 300 studenti, molti dell’erbese, dei corsi Turismo, Erica e Rim. Attorno a metà mattinata nelle aule è scoppiato il panico: gli studenti si sono sentiti male, hanno iniziato a fare fatica a respirare e a lamentare bruciore agli occhi. Una ragazza è persino svenuta. Sul posto Vigili del Fuoco, ambulanze, Polizia, Vigili, Carabinieri. Strada e chiusa e scuola evacuata. Un vero e proprio caos finito con 27 ragazzi minorenni portati al Pronto soccorso degli ospedali comaschi Valduce e Sant’Anna, di Cantù ed Erba.
“Per i responsabili di questo gesto ci saranno conseguenze all’interno della scuola – avverte la Campisano – Ma probabilmente anche all’esterno”. Il caso, infatti, finirà nelle aule del Tribunale dei minori di Milano.
Tanta la rabbia, affidata anche alle pagine Facebook, di studenti ed ex alunni del “Caio Plinio” che avrebbero preferito vedere la scuola alla ribalta della cronaca per ben altre gesta…
