Asso

Asso, muri imbrattati al Lavatoio, scoppia la polemica sui social

Giulia Crippa 13 Novembre 2018

Asso, Cronaca

ASSO – Siamo ad Asso, sotto la famosa filanda, dove sorge l’antico Lavatoio Comunale.

Un luogo, una storia. Il lavatoio, con la vasca a forma di “U”, fu realizzato per agevolare il lavoro delle donne che, prima del lavatoio, erano obbligate a fare il bucato utilizzando il letto del fiume ed usando come punto d’appoggio una pietra piana. Oggi, non si usa più lavare i panni al lavatoio; tuttavia questo piccolo angolo permane ed è stato risistemato e ridipinto. Un pezzo della storia di Asso è passata su quella pietra inclinata tra le chiacchiere e i segreti delle donne al bucato.

Un frammento di storia ‘macchiato’. Non molto tempo fa infatti il lavatoio era stato ridipinto da un gruppo di volontari. Pochi giorni fa le prime segnalazioni delle pareti interne completamente devastate dai vandalismi: murales, scritte e sporcizia.

Gesti di inciviltà che non sono passati inosservati. Molti di coloro che hanno collaborato per riportarlo in ottime condizioni, si sono scagliati contro i vandali sul web: “E’ una vergogna. Non bisogna chiedersi perché il paese piano piano stia andando in rovina. Si combatte per mantenere in vita Asso, per migliorarlo e la coscienza di questi soggetti non si fa sentire. Fanno di tutto per fare delle nostre vie una zona fantasma”.

Non è affatto semplice in termini di tempo ripulire le pareti da questi graffiti, spiegano alcuni assesi: ” Non basta della vernice e qualche ora. Per pulire le vecchie scritte ci abbiamo impiegato diversi giorni con dei prodotti speciali. Forse a questo non ci pensa chi per noia o cattive abitudini mette in atto tali idiozie. Non si tratta solo degli scarabocchi sui muri, ma anche della spazzatura, delle birre e del fumo che inquinano l’ambiente. Questi individui non hanno rispetto. Sono ineducati. La sostenibilità ambientale, i valori, i comportamenti corretti sembrano essere scomparsi dal manuale della nuova generazione“.

Alcuni cittadini sono più ottimisti e propongono di rimboccarsi le maniche per ripulire il lavatoio: “Possiamo metterci al lavoro di nuovo. Grandi e piccoli in camice, pronti a realizzare qualcosa di speciale gratuitamente per il nostro paese. Sarebbe bello che alcuni studenti di arte realizzassero un murales. Forse nessuno sarebbe spinto a rovinare un’opera d’arte. In fondo, si sa che i giovani oggi amano il linguaggio creativo, e ciò non deve essere per forza visto come un fenomeno negativo, ma come l’apporto di un’innovazione in una costruzione storica”.

Dalla fazione opposta, una versione più tradizionale: “Un murales non rispecchierebbe la storia che c’è dietro al Lavatoio. Non è il luogo adatto. Servirebbero invece delle telecamere, maggiori controlli e punizioni severe per chi viene colto in flagrante“.