ERBA – “Lo scorso novembre abbiamo presentato alla Prefettura la richiesta per installare in via Adua un autovelox fisso per rilevare gli eccessi di velocità. Al momento però non abbiamo ancora ricevuto una risposta“.
Lo fa sapere il Comune in merito alle problematiche viabilistiche sollevate dal comitato dei cittadini residenti. Il tema è finito anche al centro di un’interpellanza presentata al consiglio comunale dalla consigliera Alberta Chiesa (PD) che ha chiesto lumi sulle tempistiche di intervento per provare a risolvere almeno le questioni prioritarie, tra cui l’eccesso di velocità lungo la strada.
Tra le proposte dei residenti, raccolte in una lettera inviata lo scorso ottobre all’amministrazione comunale e al comando di polizia locale, c’è appunto quella di installare un rilevatore di velocità per sanzionare gli automobilisti che corrono troppo.
L’istanza dei cittadini è stata subito accolta da Palazzo Majnoni ma, come spiegato, serve anche il via libera da parte dalla Prefettura. “Per poter installare questi dispositivi occorrono infatti due permessi – ha precisato l’assessore alla Polizia Locale Sofia Grippo – quello della proprietà della strada interessata, in questo caso il Comune di Erba, e quello della Prefetto con apposito decreto. Abbiamo già fatto la richiesta e stiamo aspettando il via libera”.
L’altra ipotesi è quella di mettere dei dossi per fare rallentare le auto di passaggio, soluzione però che non convince del tutto: “Il fatto è che via Adua è una strada di passaggio per i mezzi di soccorso, trovandosi vicino all’Ospedale, e mettere dei dossi comporterebbe disagi ad ambulanze e automediche, che vorremmo evitare”.
Tra gli altri problemi evidenziati dai residenti c’è poi quello del passaggio dei mezzi pesanti nonostante il divieto di transito (3,5 tonnellate): “Da quello che ci risulta, i mezzi pesanti passati di recente sono stati solo due ed entrambi erano autorizzati” ha riferito l’assessore “sicuramente però questo tema apre ad una riflessione più ampia, sul quale bisognerà metterci la testa, ovvero vietare il transito degli autocarri superiori ai 50 quintali nelle vie del centro. Se ne parla da tempo e se ne rileva anche la necessità ma ovviamente una decisione simile implica un piano alternativo di viabilità per questi mezzi che non può essere improvvisato. Ci stiamo ragionando” ha concluso.
