MERONE – E’ tutto pronto per l’esercitazione interprovinciale di Protezione civile in vista della chiusura del Cavo diotti, che ha preso ufficialmente il via oggi con il sopralluogo da parte dell’assessore alla Protezione Civile della Regione Lombardia Simona Bordonali.
La Giunta regionale nel 2008 ha acquisito al demanio regionale il Cavo Diotti, manufatti idraulici e canale artificiale che congiunge il lago di Pusiano (CO) e fiume Lambro, affidando la gestione al Parco Regionale della Valle del Lambro, e gettando le basi per la definizione delle corrette strategie di gestione del rischio idraulico per tutta la valle del Lambro. Sia le sponde del lago che alcune zone urbanizzate lungo il fiume sono infatti soggette a importanti fenomeni di allagamento.
Il cavo Diotti, è classificato come “grande diga” (in quanto ha un volume di invaso superiore a 1.000.000 m3 – rif. art. 1, Legge 21 ottobre 1994, n. 584) e, in quanto tale, soggetto alle approvazioni tecniche e di vigilanza del Registro Italiano Dighe – Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha prescritto una serie di lavori di adeguamento e manutenzione alla normativa vigente in materia di sicurezza di grandi dighe (rif. nota n. 0143/13 del 25.01.2013 Ufficio per le Dighe di Milano). Il Prefetto di Como, territorialmente competente, ha espresso parere favorevole in ordine ai contenuti della pianificazione di protezione civile appositamente predisposta dal Parco Regionale della Valle del Lambro per i lavori di ristrutturazione del cavo Diotti che riguarda la procedura relativa alla decisione di abbattere le ture (rif. nota n. 0008479 del 2.07.2013 Prefetto di Como). La pianificazione di emergenza dovrà:
• individuate le zone di possibili allagamenti del lago di Pusiano e del fiume Lambro;
• contenere un efficace piano di protezione civile per l’allertamento e l’allontanamento della popolazione interessata dagli allagamenti.
I lavori sul manufatto sono stati finanziati da Regione Lombardia per un importo di 2 MLN Euro e, una volta ultimati, permetteranno, assieme ad alcune casse di laminazione in parte funzionanti, di regolare con maggiore efficacia i livelli del lago di Pusiano e del fiume Lambro, migliorando quindi le condizioni di sicurezza sia dei Comuni rivieraschi che di quelli a valle del lago. Ad oggi, il Progetto esecutivo delle opere di ristrutturazione è stato approvato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ed il loro inizio è previsto a dicembre 2013, superata la fase delle piene autunnali (dureranno circa 1 anno). Il cavo Diotti rimarrà conseguentemente fuori servizio durante l’esecuzione dei lavori. In tale periodo l’uscita delle acque dal lago di Pusiano avverrà dal solo emissario naturale, precludendo la possibilità di utilizzare il lago per la laminazione controllata delle piene del Lambro. In casi estremi il Prefetto di Como potrà ordinare l’abbattimento delle ture, barriere provvisorie che precludono l’utilizzo del cavo Diotti rilasciando a valle una quantità d’acqua superiore a quella naturale.
Per supportare tale decisione il Centro funzionale regionale, incardinato nella UO Protezione civile, si sta facendo carico di predisporre un Avviso di criticità localizzato per la previsione dei livelli di criticità idraulica conseguenti all’approssimarsi di fenomeni meteorologici intensi, documento di allertamento che segue gli Avvisi di criticità ordinari allo scopo di comunicare previsioni più precise sul rischio specifico.
La UO Protezione civile si sta facendo anche carico di coordinare un’esercitazione di livello interprovinciale per:
• predisporre un documento di protezione civile unitario recuperando, attraverso le Province, i contenuti delle pianificazioni di emergenza di livello locale sul tema della sicurezza idraulica relativa al lago di Pusiano e al fiume Lambro;
• verificare e testare la catena di comando e controllo in ordine a:
– avvisi di criticità localizzati (emessi dal CFMR di R.L.)
– pronta attivazione della struttura comunale e provinciale di protezione civile
• testare le azioni di contrasto all’emergenza previste nelle pianificazioni locali
• testare le comunicazioni nella fase di gestione dell’emergenza
L’esercitazione prevede il coinvolgimento, oltre che di Regione Lombardia (UO Protezione civile e STER) di Prefetture, Province, Parco Valle del Lambro, AIPo, Ufficio tecnico per le Dighe di Milano e comuni di Milano, Cologno Monzese, Peschiera Borromeo, Melegnano, Nibionno, Costa Masnaga, Cesana Brianza, Bosisio Parini, Rogeno, Veduggio, Briosco, Giussano, Verano Brianza, Carate Brianza, Triuggio, Albiate, Sovico, Macherio, Lesmo, Arcore, Biassono, Villasanta, Monza, Brugherio, Erba, Eupilio, Merone e Pusiano.
I volontari complessivamente coinvolti nell’esercitazione sono circa 650.
SOGGETTI COINVOLTI
Regione Lombardia – UO Protezione Civile, STER
Prefetture UTG di Como, Lecco, Monza Brianza e Milano
Province di Como, Lecco, Monza Brianza e Milano
Parco Valle del Lambro
Comuni rivieraschi del lago di Pusiano e dell’asta del Lambro (n. 28)
AIPo
Ufficio per le Dighe di Milano
ARPA
Organizzazioni di volontariato presenti nei Comuni dell’asta del Lambro (n. __)
FENOMENI PREVISTI
Precipitazioni intense in concomitanza di lavori di adeguamento del Cavo Diotti con conseguente esondazione del lago di Pusiano e del Fiume Lambro (evento di gravità inferiore a quello registrato nel novembre 2002), che comporta esondazioni delle aree a maggior rischio.
SCENARI ESERCITATIVI PREVISTI
• Emissione di Avvisi di criticità localizzati
• Attivazione dell’Unità di crisi presso la Prefettura di Como
• Attivazione dell’Unità di Crisi Provinciale (c/o C.O. Provincia Como, Lecco, Monza Brianza e Milano)
• Attivazione dei Centri Operativi Comunali (COC) nei Comuni di Milano, Cologno Monzese, Peschiera Borromeo, Melegnano, Nibionno, Costa Masnaga, Cesana, Brianza, Bosisio Parini, Rogeno, Veduggio, Briosco, Giussano, Verano Brianza, Carate Brianza, Triuggio, Albiate, Sovico, Macherio, Lesmo, Arcore, Biassono, Villasanta, Monza, Brugherio, Erba, Eupilio, Merone e Pusiano
• Attivazione delle principali azioni previste nella pianificazione di emergenza dei Comuni sopra citati (azioni individuate da ogni Provincia)
• Attivazione delle Organizzazioni di volontariato
• Attivazione dell’Unità di crisi regionale presso la sala operativa di protezione civile
OBIETTIVI E SCOPI GENERALI DELL’ESERCITAZIONE
a) Verificare e testare i flussi informativi di allertamento nella fase di previsione a supporto del “Documento di protezione civile dedicato ai lavori di ristrutturazione della diga di Pusiano” e relativa attivazione delle fasi di PREALLERTA e ALLERTA.
b) Verificare e testare la catena di comando e controllo per la pronta attivazione delle strutture comunali di protezione civile
c) Verificare e testare la catena di comando e controllo per la pronta attivazione delle strutture provinciali di protezione civile
d) Verificare e testare la catena di comando e controllo per la pronta attivazione delle organizzazioni di volontariato
e) Verificare e testare il flusso informativo in fase di contrasto dell’emergenza (prevenzione)
f) Verificare e testare le risorse disponibili a livello locale, eventualmente integrandole con quelle a disposizione della Colonna Mobile Provinciale (CMP)
g) Verificare la necessità di aggiornare/adeguare le esistenti pianificazioni locali
h) Redigere un piano speditivo di protezione civile di livello provinciale prima dell’avvio dei lavori di ristrutturazione e manutenzione straordinaria del Cavo Diotti
i) Redigere un documento unitario di protezione civile relativo al rischio idraulico del lago di Pusiano e del fiume Lambro entro il termine dei lavori sul Cavo Diotti, eventualmente da considerare come aggiornamento del “Documento di protezione civile dedicato ai lavori di ristrutturazione della diga di Pusiano”
ULTERIORI OBIETTIVI E SCOPI GENERALI DELL’ESERCITAZIONE
Ogni provincia in relazione alla pianificazione già esistente sul fenomeno considerato e al livello di organizzazione già strutturato, nell’ambito del proprio documento provinciale, ha individuato ulteriori obiettivi.
Di seguito, se ne riportano alcuni a solo scopo esemplificativo:
– azioni di monitoraggio visivo;
– reperimento e utilizzo di materiali per opere provvisionali (sacchetti di sabbia);
– evacuazione e alloggiamento di popolazione residente in aree da evacuare;
– azioni di informazione alla popolazione per sensibilizzarla sul rischio idraulico cui è assoggettata;
– utilizzo della dorsale regionale per le comunicazioni di emergenza.
Riguardo ai flussi informativi di allertamento della fase di previsione e successiva fase di monitoraggio e vigilanza mediante l’utilizzo dei dati di monitoraggio di livello regionale si segnala quanto segue.
La Direttiva nazionale del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2004 (G.U. n. 59 dell’11 marzo 2004) prevede l’attivazione del sistema di protezione civile mediante l’emissione degli Avvisi di criticità. In Lombardia a tali Avvisi relativi ad aree omogenee il Centro funzionale accompagna Avvisi di criticità localizzati relativi ad alcune situazioni di rischio più frequenti ovvero più gravi o che riguardano aree estese dove l’azione regionale è utile per individuare scenari per tutta l’area coinvolta dallo specifico rischio. Con tali avvisi, che seguono quelli ordinari, si intende fornire indicazioni più certe degli scenari che si presenteranno in modo da permettere alle Autorità locali di Protezione civile di adottare provvedimenti più adeguati all’effetivo livello di rischio. Come disciplinato dalla direttiva nazionale è importante accompagnare l’attività di allertamento con un’azione di monitoraggio e sorveglianza che può avvenire sia mediante l’utilizzo dei dati in tempo reale delle stazioni della rete di monitoraggio regionale sia mediante l’utilizzo del volontariato.
L’utilizzo dei dati delle stazioni della rete di monitoraggio regionale è importante che sia effettuata anche dal livello locale perché:
• garantisce la certezza del dato nel tempo secondo standard di qualità;
• gli Avvisi di criticità localizzati fanno riferimento a tali dati nella sezione che riepiloga la situazione esistente e inoltre la gravità della situazione prevista fa riferimento a soglie riferite a queste stazioni di monitoraggio.
Per visualizzare tali dati è sufficiente collegarsi al sito regionale di protezione civile, alla sezione “gestione delle emergenze”, più velocemente si può digitare il seguente indirizzo: http://sinergie.protezionecivile.regione.lombardia.it/sinergie_wsp5/html/public/report/mapHPMNetwork.jsf
Si segnala che nel corso della giornata di venerdì 25 ottobre, all’interno delle azioni previste nell’esercitazione, è prevista l’emissione di alcuni Avvisi di criticità localizzati che per simulare una concreta situazione di rischio riporterà dei dati simili a situazioni pregresse che hanno causato problemi diffusi sul territorio, dati che saranno sfasati rispetto ai tempi di sviluppo di un evento reale per consentire uno svolgimento agile dell’esercitazione.