CASLINO – La terza tappa del nostro viaggio dal capolinea Canzo-Asso fino a Milano tocca Caslino d’Erba. Una stazione molto piccola, ma il cui numero di pendolari evidentemente giustifica il suo perdurare lungo la linea ferroviaria gestita da Trenord. Altre stazioni, anche di dimensioni maggiori, sono state chiuse. Caslino invece tiene duro. Scopriamo insieme l’accoglienza che riceve un viaggiatore che sceglie di partire o di scendere qui.
Prima di tutto vi è da dire che la posizione della stazione è più unica che rara: sorge a ridosso della provinciale Arosio-Canzo, esattamente sotto la parete di roccia che separa il paese da Castelmarte. Un viaggiatore deve quindi prestare particolare attenzione, perché subito fuori dalla cancellata si trova su una strada ad alta percorrenza. Per attraversarla vi è un semaforo a chiamata che, abbiamo appurato personalmente, funziona regolarmente.
Sala d’attesa: è molto piccola, così come lo è tutta la stazione. Una sala e una panchina sostanzialmente, senza alcun appoggio per sedersi invece all’esterno. Dal momento che fuori dagli orari di punta la stazione non è molto frequentata, il locale appare sufficiente.
Pannelli luminosi: ve ne è uno all’esterno, perfettamente funzionante. Si può quindi tranquillamente sapere se il treno che si sta aspettando arriverà in orario e meno.
Biglietteria automatica: nessun possibilità di poter fare il biglietto, se non cercare il capotreno sul convoglio. La stazione di Caslino rimane sprovvista di una biglietteria automatica, presente invece in tutte le altre stazioni regolarmente operative. Notiamo però che è stato posizionato il segnalatore di emergenze, che permette di contattare forze dell’ordine e personale sanitario in caso di urgenze o di pericolo.
Pulizia: proprio mentre stiamo facendo il nostro giro in stazione, al lavoro vi è un operatore ecologico di Trenord che si sta occupando della pulizia. Piccola, ma non certo trascurata.
Bagni: purtroppo non ce ne sono. Chi avesse un bisogno fisico impellente non può far altro che attendere l’arrivo del treno…
Parcheggio: si trova dall’altra parte dell’Arosio-Canzo. I posti a disposizione non sono molti e sono sempre occupati, proprio dai pendolari o da chi lavora nella zona. Chi dovesse prendere il treno durante il giorno, forse è meglio che si faccia accompagnare in stazione per evitare di perdere tempo non riuscendo a trovare un posteggio per l’auto.
