Tavernerio

Tavernerio. L’ultimo saluto a Laura Forni: “Il tuo sorriso era un raggio di sole”

Miryam Colombo 16 Maggio 2019

Attualità, Tavernerio

Tag: ,

 

TAVERNERIO – Un dolore difficile da spiegare, un vuoto che difficilmente potrà essere colmato quello che la scomparsa della giovane insegnante Laura Forni ha lasciato nei cuori delle tantissime persone che oggi, giovedì, hanno voluto dare l’ultimo saluto a lei e ad Alice, la bimba che portava in grembo, durante i funerali celebrati nella chiesa nuova di Tavernerio.

 

 

Una cerimonia davvero commossa e sentita che ha unito tutti coloro che in diversi modi hanno conosciuto la giovane donna: il marito Fabio, il piccolo Lorenzo, i genitori e i familiari, gli amici, i conoscenti, i colleghi e i tantissimi studenti ai quali Laura insegnava con passione educazione artistica. Presenti anche i sindaci di Tavernerio, Mirko Paulon, dove Laura viveva, di Albavilla, Giuliana Castelnuovo e del paese natale Alzate Brianza, Massimo Gherbesi con il vicesindaco Mario Anastasia.

 

A celebrare le esequie il parroco don Giorgio Cristiani, i suoi collaboratori don Carlo Puricelli e don Alberto Pini e don Antonio Pogliani, parente di Laura. Sue le parole dell’omelia: “In questi giorni abbiamo sentito davvero tante parole, quelle degli amici, ma anche quella confusione che prende il cuore – ha dichiarato – Ora dobbiamo far risuonare le parole di Gesù che ci dice: ‘Vieni a me e troverai ristoro’ e non ‘Ti risolverò tutto’. Lui ci dona quel ristoro che ci permette di andare avanti nella vita di tutti i giorni. Questa sera tornerete a casa senza Laura, tra qualche giorno ci sarà il primo fine settimana senza di lei, senza l’attesa della bimba che portava in grembo: rivolgetevi a Gesù come a un amico, ditegli ‘Ti prego aiutami’. Gesù è l’amico che non ci lascia mai e che ci accompagna nelle decisioni di ogni giorno”.

 

Tanti i gesti che nella celebrazione hanno ricordato Laura: la preghiera dei suoi alunni di prima media, il ritratto realizzato da uno di loro e portato come dono sull’altare. Ma il ricordo di Laura è legato soprattutto al suo sorriso, un sorriso di moglie, di mamma e di insegnante: “Era una donna gentile, buona e un’ottima insegnante. Il suo sorriso era un raggio di sole che penetrava nei nostri cuori – le hanno detto i suoi alunni della 1 A di Alzate leggendo alcuni pensieri dedicati a lei – Spero sia orgogliosa di me e dei miei compagni. Da oggi sarà uno dei miei angeli custodi”. E infine la semplice promessa rivolta a chi ha lasciato un segno: “Il disegno che dovevamo fare insieme, lo farò io per lei. Non la dimenticherò”.

 

Al termine della messa, il feretro è stato accompagnato sul sagrato della chiesa stretto tra le tantissime persone e circondato dai cartelloni realizzati dai suoi alunni. E sulle note della canzone “Come un pittore” i compagni di Lorenzo, il bimbo di sei anni di Laura, hanno voluto salutare la mamma del loro amico liberando in cielo tantissimi palloncini colorati: “Ciao, Laura”, hanno gridato guardandoli volare via.