Erba

Tari, al Comune mancano 2 milioni di tasse non pagate

Caterina Franci 31 Luglio 2017

Attualità, Erba

ERBA – Il Comune di Erba deve riscuotere ancora 2 milioni di residui di tassa rifiuti (Tari) non pagate. Il dato è emerso nel corso della seduta consiliare della scorsa settimana, dove si è discusso degli equilibri di bilancio dell’ente.

Una cifra notevole che si riferisce ad un periodo compreso tra il 2006 e il 2016 e che non ha mancato di creare qualche perplessità in Aula. Tra i primi a chiedere lumi sulla situazione è stato il consigliere di minoranza Doriano Torchio (Democrazia Partecipata): “Com’è possibile che si sia arrivati a questa cifra di residui? – ha chiesto sorpreso – vorrei poi capire se sono sempre le solite persone a non pagare la tassa o il problema riguarda gli erbesi in generale, 2 milioni di euro di Tari insoluta in 10 anni è un dato che mi lascia davvero perplesso”.

Il consigliere ha quindi chiesto che tipo di provvedimenti e azioni il Comune ha intrapreso e intraprenderà per colmare questo buco: “I soldi verranno recuperati? Si potrebbe pensare di non consentire l’accesso alla piazzola ecologica a chi non paga la tassa sui rifiuti?”.

A rispondere è stata Letizia Rossini, dirigente del Settore Finanziario del Comune di Erba: “Stiamo lavorando per recuperare questi soldi con l’aiuto delle agenzie di recupero crediti (Equitalia e Creset, ndr), tutti sarà impossibile anche perchè tra i debitori ci sono aziende o attività fallite” ha ammesso.

Torchio ha così proposto il baratto amministrativo (il cittadino debitore per sanare la sua posizione svolge lavori socialmente utili), soluzione che tuttavia non potrà essere messa in atto come spiegato, per problemi di burocrazia: “Il cittadino dovrebbe fare un’assicurazione e pagarla, cosa non facile se già si hanno problemi economici”. Il Comune dunque non può fare altro che ‘sperare’ nel lavoro delle agenzie di recupero crediti.