Erba

Servizio idrico integrato, Erba approva la fusione con Como Acqua

Caterina Franci 12 Settembre 2018

Attualità, Erba

Veronica Airoldi, sindaco di Erba

ERBA – Tutti a favore, quasi. C’è stato solo un astenuto, il consigliere Doriano Torchio (Democrazia Partecipata), lunedì sera nella votazione relativa alla scissione ‘parziale non proporzionale’ di Asil Spa in Como Acqua Srl. 

Dopo mesi di dibattito e una bocciatura, lo scorso ottobre, del progetto di fusione di Asil nella nuova società unica che gestirà il servizio idrico in Provincia di Como, il Comune di Erba è arrivato all’approvazione. 

Il tema è stato discusso lunedì sera in Consiglio Comunale alla presenza anche del presidente del Consiglio di Amministrazione di Como Acqua Srl. Soddisfatto il sindaco Veronica Airoldi: “Siamo giunti a dire sì al progetto di fusione dopo un lungo e difficile percorso, ritengo che abbiamo avuto ragione a richiedere tutti gli approfondimenti del caso, visto che l’analisi delle perizie ha evidenziato una differenza di 36 milioni di euro. Le perplessità sulla fusione non sono mancate, non lo nego, ma ora con tutte le carte in tavola abbiamo votato a favore senza dubbi. Comunque sia, il servizio idrico integrato è qualcosa di previsto dalla legge ed era nostro dovere arrivare ad un’approvazione che fosse consapevole”.

Entro il 18 settembre prossimo tutti i Comuni della Provincia dovranno avere deliberato  in merito alla fusione. Il prossimo 27 settembre si terrà l’assemblea generale di Como Acqua dopo di che si procederà con il progetto di fusione.

“Non escludiamo che le tariffe sull’acqua potrebbero aumentare col tempo, staremo a vedere” ha concluso il sindaco.

Claudio Ghislanzoni

Durante la serata è stata avanzata la proposta di ospitare proprio a Erba la sede della nuova società unica Como Acqua Srl. A farsi portavoce della richiesta il consigliere comunale di minoranza Claudio Ghislanzoni, capogruppo di Fratelli d’Italia: “Riteniamo che Erba abbia tutte le caratteristiche per ospitare la sede della nuova società – ha spiegato – non so se esistano già accordi per la sede operativa, spero che sindaco e amministrazione insistano su questa partita perché per la nostra città significherebbe molto anche a livello di risorse in entrata“.

L’idea di Ghislanzoni è quella di destinare un immobile, anche di proprietà del comune, a diventare sede operativa e amministrativa di Como Acqua. Il Consiglio di amministrazione della società unica, da parte sua, avrebbe già anticipato di aver pensato di realizzare una sede periferica in città (potrebbe essere l’ex sede di Asme): “Certo sarebbe una buona cosa ma ospitare la sede vera e propria di Como Acqua sarebbe un valore aggiunto” ha concluso il consigliere.