LURAGO – E’ stata una serata davvero ricca di scoperte quella di martedì 18 febbraio, che ha visto 12 persone impegnate nel monitoraggio anfibio presso l’area umida del Zoc del Peric. L’iniziativa dell’associazione “Le Contrade” di Inverigo era volta a verificare, in quantità e qualità, la presenza degli anfibi in questa parte del PLIS.
Ad accompagnare il gruppo nell’uscita serale il naturalista Raoul Manenti e l’educatore ambientale Arturo Binda.
Molte le specie rinvenute di interesse regionale ma anche a livello della Comunità Europea per l’elevato interesse conservazionistico.
“E’ il caso della Rana di Lataste (endemica della pianura padano-veneta) e del Tritone crestato (in drastico calo), ai quali si devono aggiungere la Rana dalmatina, il Tritone punteggiato e la Salamandra comune. La Direttiva Habitat CEE oltre a tutelare la fauna selvatica ha lo scopo di garantire il mantenimento ovvero, all’occorrenza, il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat dove le specie animali vivono e si riproducono” spiegano dagli uffici comunali.
L’uscita rientra in un progetto più ampio nel quale sono coinvolte oltre alle Amministrazioni di Lurago e Alzate, due Associazioni ambientaliste locali, Le Contrade d’Inverigo e il Circolo Ilaria Alpi di Merone.
“Il primo obiettivo è proprio quello di avviare le attività di monitoraggio per poter giungere ad un livello di conoscenza necessario a formulare una corretta strategia di gestione e di fruibilità dell’area naturalistica”.
E non è finita qui perchè in primavera è in programma una attività simile, dedicata però agli uccelli che prevede oltre alla loro osservazione anche la cattura temporanea per l’inanellamento a scopo scientifico con l’autorizzazione dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
(foto tratte da Facebook)