ALBAVILLA – È un secco “no” quello dell’Amministrazione comunale al ritorno il mese prossimo all’Alpe del Vicerè del pop-festival di Re Nudo.
Già nel 1973 ci fu “un braccio di ferro pazzesco tra gli organizzatori e la Giunta comunale, il sindaco ha ceduto davanti alla presenza di migliaia e migliaia di ragazzi in marcia da tutta l’Italia”, si legge in Internet in un testo della rivista “Qui giovani” riguardo all’evento. Nel 2013 il “braccio di ferro” non ci sarà: il vicesindaco facente funzioni, Carlo Cairoli, esclude la possibilità di poter ospitare all’Alpe del Vicerè un evento simile e sottolinea che “l’Amministrazione comunale non ha dato nessuna approvazione”.
Non “chiuderà un occhio” lui, come quarant’anni fa.
“Oggi non è pensabile una cosa del genere, stiamo scherzando? Un conto è mettere a disposizione l’area per un concerto, un altro è ospitare una due giorni di musica con migliaia di persone che salgono all’Alpe!”. Se quindi allora “Il festival c’è stato”, quest’anno non ci sarà, stando a quanto dice il Comune, a cui è stata sì presentata una richiesta ma che smentisce di aver dato risposta positiva. Certo i “no” c’erano anche allora, persino “i Carabinieri avevano organizzato un blocco stradale per scoraggiare la gente” eppure “il 3° Re nudo pop si è tenuto lo stesso, nonostante le proibizioni” e con un finale a sorpresa, la pulizia dei 60 mila metri quadrati dai rifiuti, in risposta al “giornale locale che aveva scritto un corsivo pieno di insulti contro il festival e i “capelloni””.
