LURAGO D’ERBA – In occasione della giornata mondiale dei diritti dell’infanzia sabato mattina presso la sala bimbi della Biblioteca Comunale “Rosa Maria Picotti”, è stato inaugurato ufficialmente il punto Baby Pit Stop alla presenza di Manuela Bovolenta, presidente regionale dell’UNICEF, e Claudio Zanoni, presidente provinciale.
L’inaugurazione è stata seguita dall’appuntamento mensile con le letture di “Buongiorno! Ti racconto una storia”, a cura di Deborah De Marco, Paola Proserpio e Valentina Pianciamore, volontarie del progetto nazionale “Nati Per Leggere”, che ha concluso la settimana di “Libriamoci”, giornate di letture nelle scuole. Per l’occasione, le letture sono state arricchite dalla partecipazione di due mamme straniere, Hanene Nazri e Vilina Rykun, che hanno proposto alcune storie lette nella loro lingua madre, rispettivamente arabo e ucraino. Un bellissimo modo per festeggiare anche la Giornata “Nati Per Leggere” del Sistema Bibliotecario della Brianza Comasca e la Settimana “Nati Per Leggere”.
“Allattare è un gesto semplice e naturale che tutte le mamme dovrebbero poter fare ovunque, ma a volte risulta difficile, se non proibitivo, trovare un posto adeguato dove fermarsi. – ha commentato Manuela Bovolenta, Presidente UNICEF Lombardia – È importante che i luoghi della cultura, di crescita formativa e culturale della persona, siano anche servizi attenti alle esigenze dei cittadini e, in particolare, delle famiglie.”
“Ringraziamo per questo nuovo spazio dedicato alle famiglie in cui poter prendersi cura dei propri bambini. – ha dichiarato Claudio Zanoni, Presidente UNICEF Como – Abbiamo visto una comunità che cresce mettendo le bambine ed i bambini al centro ed il Baby Pit Stop è una delle diverse iniziative messe in campo.”
Gigliola Colombo, assessore alla cultura e alla pubblica istruzione, ha invece voluto porre l’accento sulle letture in lingua straniera portate da mamme che provengono da luoghi in cui i diritti sono minacciati o negati: “Esempio di inclusività alla vigilia della giornata mondiale dei diritti dell’infanzia, leggere in altre lingue, anche prima della traduzione, ha affascinato i bambini, li ha resi attenti e li ha coinvolti”.
