L’oratorio estivo si farà? Decanato e Diocesi lavorano a una proposta

Miryam Colombo 29 Aprile 2020

Attualità

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Oratorio estivo a Arcellasco (foto archivio)

 

ERBESE – Sono tanti gli interrogativi sul futuro che restano aperti nell’attuale di situazione di emergenza. Tra questi, uno riguarda sicuramente la possibilità di aprire gli oratori in vista dell’arrivo dell’estate: il Grest, più comunemente noto come “oratorio estivo”, rappresenta infatti un punto di riferimento anche per molte famiglie dell’erbese che scelgono di far trascorrere le giornate di vacanza ai propri bambini in questo contesto.

Si potrà svolgere? Ci saranno le condizioni utili per rispettare eventuali disposizioni di sicurezza? Abbiamo posto queste domande a don Marco Cesana, coadiutore dell’Unità Pastorale di Lambrugo e Lurago e referente per la Pastorale Giovanile del Decanato di Erba.

“Al momento, purtroppo, non c’è risposta a queste domande – ha spiegato -. Non abbiamo ancora ricevuto disposizioni precise riguardo alla possibilità di svolgere l’Oratorio estivo e in quali modalità”.

“L’unica cosa certa è che lavoreremo in collaborazione con la Fom (Fondazione Oratori Milanesi, ndr) e, in generale, con la Diocesi di Milano nel rispetto delle direttive ministeriali – ha aggiunto -. Siamo consapevoli che il tema sta molto a cuore alle famiglie e la prossima settimana dovremmo avviare un lavoro coordinato con tutti i responsabili della Pastorale Giovanile della Diocesi”.

Proprio la scorsa settimana Odl (Oratori Diocesani Lombardi, ndr) ha emesso una nota riguardante questo argomento: “Non siamo in grado oggi di poter dire quando e come riaprire gli ambienti e riprendere le varie attività – si legge -. Siamo in costante dialogo con le Istituzioni regionali per poter dare delle indicazioni più precise nelle successive fasi dell’epidemia. Questo nostro messaggio vuole invitare tutti a stare pronti. E vuole umilmente incoraggiare tutti al pensiero, alla presenza, all’attenzione soprattutto alle situazioni di maggior prova, fatica e povertà educativa, come nella migliore tradizione dei nostri Oratori”.

“Intanto noi vogliamo esserci. Vogliamo confermare la nostra scelta di stare accanto ai nostri ragazzi, adolescenti e giovani, nelle modalità che ci saranno indicate -prosegue la nota -. I Servizi e gli Uffici di Pastorale Giovanile di ogni Diocesi sono costantemente al lavoro, per ascoltare i bisogni e per intuire e realizzare la proposta educativa più adeguata alla prossima estate. Senza la presunzione di farcela da soli ma con la volontà di entrare in stretta sinergia e collaborazione con tutte le altre Istituzioni del nostro territorio che hanno a cuore la cura educativa delle giovani generazioni. Crediamo essenziale compiere i prossimi passi insieme, in attento ascolto delle indicazioni delle Autorità competenti e dei nostri Pastori; e condividere, sempre insieme, la decisione di riaprire e le relative modalità per farlo”.

E infine: “Possiamo dire una cosa certa: in qualche modo, chiusi o aperti, l’Oratorio estivo o il Cre-Grest ci sarà. Nella forma che ci sarà permessa, continueremo a stare vicini ai nostri ragazzi e non ci fermeremo. Daremo vita a delle proposte originali e possibili e a suggerimenti adeguati alla situazione, con quella creatività dell’amore che ci rende quello che siamo”.

Anche il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, ieri sera, martedì, durante il consueto aggiornamento sulla situazione Coronavirus ha precisato: “Sono molto contento delle dichiarazioni di Don Stefano Guidi, coordinatore degli oratori delle Diocesi Lombarde, che sta lavorando nella direzione di riaprire oratori e centri estivi per poter dare ai genitori che lavorano, entrambi, un’alternativa per poter lasciare i propri figli piccoli. Fino a ieri da parte dell’Istituto Superiore della Sanità la riapertura dei centri estivi e degli oratori sembrava impossibile, speriamo invece che si possa andare in questa direzione, lo stesso premier Conte, nell’incontro di lunedì sera, si è mostrato aperto. Sappiamo si tratta di un tema importante e che tocca tantissime famiglie”.