ERBA – “La natura dell’incendio parrebbe colposa, i Vigili del Fuoco e i Carabinieri intervenuti hanno rinvenuto all’interno dello stabile in questione resti di brande e bivacchi. Come Comune non possiamo fare molto, dal momento che la proprietà è privata, emetteremo sicuramente un’ordinanza per chiudere gli accessi dell’area e solleciteremo i proprietari a metterla in atto, per evitare che altre persone possano entrare all’intero dell’edificio”. Lo ha fatto sapere il sindaco di Erba Mauro Caprani all’indomani del maxi incendio che ha devastato lo stabile dell’ex NoiVoiLoro (leggi qui).
Se il problema riguarda la sicurezza, l’accaduto sposta inevitabilmente l’attenzione anche sulla dimensione sociale della questione: come ha sottolineato l’assessore ai Servizi Sociali, Anna Proserpio, se da un lato l’attuale congiuntura economica rende ancor più difficile l’attuazione di progetti di recupero e ristrutturazione di immobili rimasti vuoti, dall’altro, genera e aggrava situazioni di fragilità già esistenti che purtroppo non sempre riescono a essere intercettate dalla rete di sostegno sociale.
“Che mi risulti non sono arrivate segnalazioni in merito alla presenza di ripari di fortuna in quello stabile – ha dichiarato la Proserpio -. Tuttavia, se dovesse essere confermata l’ipotesi di un incendio dovuto all’utilizzo dell’edificio come riparo, la cosa sarebbe ancor più drammatica perché riguarda un problema sociale che deve essere affrontato. Generalmente le persone che hanno necessità sanno di potersi rivolgere a una rete, ma bisognerebbe capire meglio in questo caso chi siano queste persone perché probabilmente non hanno la prontezza di rivolgersi qualcuno”.
“Detto questo – ha chiosato l’assessore – le forze dell’Ordine faranno i loro controlli relativi alla sicurezza, ma è chiaro che la situazione non si può fermare lì: se c’è un problema di occupazione, bisogna andare a fondo e attivare tutti i canali a nostra disposizione”.