Ponte Lambro

Inaugurato l’ambulatorio di fisioterapia in Kenya. Si realizza il sogno

Miryam Colombo 27 Settembre 2018

Attualità, Ponte Lambro

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PONTE LAMBRO – Sono diverse le ragioni che portano le persone a viaggiare: chi viaggia per lavoro, chi per le vacanze, chi per la scoperta, chi per divertimento. Ma c’è anche chi intraprende un viaggio per solidarietà: è questo il caso di una delegazione di quattro fisioterapiste che, partite da Ponte Lambro e dintorni, si sono recate a Majengo, in Kenya per portare la propria esperienza professionale al Tabasamu, il centro del sorriso.

Il centro è stato realizzato nel 2008, quando Marisa Pizzamiglio, fisioterapista, e Claudio Benaglia, architetto, hanno fondato l’associazione “Solidarietà Kenya Onlus“: i due coniugi erbesi si sono poi trasferiti a Majengo per seguire la struttura che oggi accoglie oltre 360 bambini e garantisce loro cibo e educazione. Dopo l’improvvisa e prematura morte di Marisa nel 2014, Claudio ha proseguito la missione intrapresa costruendo un centro sanitario composto da ambulatori per le vaccinazioni, la maternità e il dispensario medico.

Tutto questo fino allo scorso 8 settembre quando è stato inaugurato un ambulatorio di fisioterapia, il “sogno di Marisa”, finanziato da fondi raccolti da Aifi, l’Associazione Nazionale Fisioterapisti. Da qui il viaggio di una delegazione composta da quattro fisioterapiste, Oriana Fusi, Lorenza Pansoni, Mara Carpaneto, Alessandra Passaretti, aderenti all’Associazione che si sono recate presso il centro non solo in rappresentanza, ma anche per offrire la propria competenza professionale. Con loro anche una psicologa, Sabrina Passaretti, e un’infermiera professionale, Elena Triaca.

Il momento del taglio del nastro

 

“Siamo davvero contente di questa esperienza umana e professionale – ha spiegato Oriana Fusi – Ciò che ci ha colpito in particolare è stata la riconoscenza di queste persone che, nonostante in alcuni casi dovessero aspettare tutta la giornata prima di incontrarci, hanno atteso pazienti dimostrando la propria gratitudine nei nostri confronti”.

Una delle stanze dell’ambulatorio con gli strumenti impiegati dai fisioterapisti

Un incontro graduale e mediato quello tra le professioniste e il villaggio: “La maggior parte di queste persone non conosceva cosa fosse la fisioterapia – ha dichiarato Oriana – Per questo motivo, il giorno dell’inaugurazione dell’ambulatorio abbiamo spiegato, grazie anche alla mediazione di un interprete swahili e a numerose foto, quale fosse la nostra professione e quali strumenti e tecniche impieghiamo. Siamo partite proprio dalla figura di Marisa, da loro conosciuta come ‘Mama Marisa’, mostrando quale fosse il suo lavoro”.

Durante la cerimonia di inaugurazione avvenuta alla presenza di alcune autorità, tra cui un rappresentante del Ministero della Salute keniota, ai presenti sono state mostrate le stanze dell’ambulatorio, gli strumenti e arredi: “Gran parte del materiale proviene dalle numerose donazioni che abbiamo raccolto in Italia – ha spiegato Oriana – Alcuni dispositivi sono invece stati realizzati appositamente seguendo le indicazioni del fisioterapista che dovrebbe poi, una volta superato il periodo di prova, garantire il servizio”.

Un servizio non solo utile, ma, si può dire, indispensabile: “Molte persone, pur avendo una diagnosi medica con relative indicazioni terapeutiche, non si curano perché l’ospedale più vicino, il General Hospital di Malindi, è a pagamento e praticamente nessuno è in grado di provvedere al denaro necessario – ha proseguito Oriana – L’ambulatorio presso il Tabasamu è gratuito e questo permettere loro di accedere alle terapie. Ne abbiamo avuto la prova il giorno successivo al nostro arrivo quando, dopo il passaparola dell’insegnante del centro, l’ambulatorio si è riempito di persone venute per incontrarci: nei giorni precedenti e successivi all’inaugurazione abbiamo avuto modo di valutare tantissime persone, adulti e bambini, a cui abbiamo anche suggerito qualche esercizio terapeutico”.

Sono circa 20 i dipendenti del centro, tra cui suor Giustina che si occupa della gestione del dispensario medico: obiettivo di Claudio e dell’associazione “Solidarietà Kenya Onlus” sarebbe quello di assumere anche un tecnico per la gestione del laboratorio di analisi, un’ostetrica, un’infermiera per le vaccinazioni e un terapista occupazionale che affianchi il lavoro del fisioterapista, soprattutto con i bambini.

Perché questo sia possibile, tuttavia, sono necessario risorse cospicue: a questo scopo cercano di assolvere le iniziative di beneficenza organizzate dall’associazione tra cui quella in programma per venerdì 5 ottobre presso l’oratorio di Ponte Lambro: “Durante la serata, in occasione del 10° anniversario della fondazione di Solidarietà Kenya Onlus, Claudio presenterà le attività svolte in questi anni presso il centro Tabasamu, Inoltre ceneremo tutti insieme con il ricco buffet preparato dagli studenti dell’istituto alberghiero “Romagnosi” di Erba – ha spiegato Oriana – Il ricavato dell’iniziativa verrà interamente devoluto a sostegno dell’associazione”.

Di seguito, la locandina dell’evento.