
ERBA – Un nuovo sentiero in Valle Bova, anzi, un sentiero rinato dedicato a Matteo Pozzoli, il pilota scomparso lo scorso ottobre mentre era impegnato a spegnere un incendio alle pendici dell’Etna (leggi qui). Nelle scorse settimane i fratelli e alcuni amici di Matteo hanno portato a termine la sistemazione del sentiero, un breve percorso utilizzato fino agli anni ’60 per raggiungere “l’era di Muntorfan’ e i suoi castagni secolari.
“Invaso dai rovi e dalla foresta di bassa quota, questo luogo è rimasto chiuso in se stesso per oltre mezzo secolo – racconta Simone Pozzoli, fratello di Matteo, sulla sua pagina facebook – ora il sentiero è nuovamente percorribile, è segnato con fragili e precari ometti in pietra, e mi auguro che a nessuno venga in mente di imbrattarlo con orribili bolli e frecce di vernice (pare sia una moda di questo particolare decennio)”.
Il percorso è stato ribattezzato “Ül sentë del Troz”, soprannome di Matteo: “E’ un breve sentiero di montagna di difficoltà “E” che può essere concatenato con altri nella valle, si può percorrere nei due sensi, è adatto a chiunque abbia un minimo di capacità escursionistica e sia consapevole che è e resta un sentiero di montagna – ricorda Simone – permette di entrare in un angolo pressoché sconosciuto della valle, “l’éra di Muntórfan”, cosi vicina e cosi lontana dalla civiltà che ti ci puoi perdere per degli istanti”.
L’idea di riportare in vita il sentiero abbandonato è nata poco dopo la scomparsa di Matteo: “Il lavoro esclusivamente manuale di riapertura, ci è costato alcune giornate di lavoro, segaccio e zappa gli strumenti principe, un pò di motosega e tanto sudore – ricorda Simone – poi il passaggio, costruendo un ometto qui, uno la e via via facendo rivivere questo percorso da troppi anni dimenticato”.

“Lungo il sentiero, oltre agli ometti, sono sparsi dieci piccoli cuori in legno, sono i cuori della tua famiglia caro fratellone. Questo sentiero è nato, anzi rinato in tuo onore, e siccome non ha nome, lo abbiamo chiamato “Ül sentë del Troz” chi eri e quello che facevi lo racconta benissimo il Pà (l’ex sindaco di Erba Filippo Pozzoli, ndr), nei suoi splendidi ricordi a puntate che puntualmente pubblica nel suo profilo”.
Purtroppo, come ha fatto sapere Simone, uno dei cuori in legno in ricordo di Matteo è già stato strappato: “Qualcuno ha percorso il sentiero pensando bene di prenderne uno, voglio sperare fosse un conoscente di nostro fratello e che abbia compiuto questo gesto con l’intento di serbarne il ricordo e non si sia trattato di un vandalismo” commenta.
Buon sentiero a tutti, e se vorrete perdervi costruendo un equilibrio di pietra o scovando i piccoli cuori in legno, fatelo rivolgendo un pensiero al cielo, quel cielo blu che cavalcava con il suo drago spegnifuoco giallo e rosso” conclude Simone, che ha poi condiviso una riflessione sull’emergenza incendi: “Sono atti vandalici terribili che devastano il nostro paese, in particolare alcune zone. E’ opportuno continuare a sensibilizzare i cittadini e allo stesso tempo rendere omaggio agli uomini che, come Matteo, si prodigano per limitare i danni”.