ERBA – Grande “Festa di San Rocco” quest’anno, celebrata come non era mai accaduto negli anni passati e che ha visto la presenza del Cardinale Francesco Coccopalmerio, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, che ha infuso alla celebrazione una nuova importanza donando una rinnovata vitalità al rione che, come sempre, ha lavorato e si è prodigato per onorare il suo Santo protettore.
Attorno al Cardinale, con il Prevosto di Erba, si sono radunati tutti i sacerdoti della città.
La cerimonia è stata resa ancor più solenne dalla presenza del Vescovo di Como, Diego Coletti, e di Sua Eccellenza Vittorio Lupi, Vescovo di Savona-Noli.
Alla celebrazione ha partecipato anche l’Amministrazione comunale: il Sindaco, Marcella Tili e gli assessori Proserpio e Brusadelli.
Il gruppo “Teatrino di noi” co-organizzatore dell’evento insieme alla Parrocchia, ha voluto anche quest’anno dare il proprio contributo musicale e poetico, proseguendo in quella che, per i componenti, è una consolidata tradizione che dura da oltre 10 anni.
La Chiesa del Santo si presentava adornata di luci e fiori, e le case erano addobbate a festa a cornice della breve processione nel rione.
Nel pomeriggio, dopo la visita alla Chiesa di S. Eufemia, alla presenza dell’arch. Antonello Marieni, che ne ha illustrato i recenti lavori di restauro, il gruppo dei Presuli, accompagnato da alcuni cittadini, si era recato presso il Cimitero Maggiore di Erba per l’omaggio all’illustre cittadino Mons. Aristide Pirovano.
Don Bruno Borelli ha accolto il Cardinale e il Vescovo all’entrata, insieme hanno poi pregato sulla tomba dove il volto sorridente del nostro amatissimo Aristide Pirovano pareva brillare di una luce nuova; il Cardinale e il Vescovo si sono inginocchiati in preghiera in un momento di fede intensa che ha suscitato tra i presenti una grande emozione e qualche lacrima.
La presidente dell’Associazione “Amici di Mons. Pirovano”, Enrica Sangiorgio Cavenaghi, è stata abbracciata dal Cardinale che l’ha calorosamente ringraziata per la sua generosa attività a sostegno dell’opera di Marituba.
In seguito il corteo di macchine si è recato presso l’azienda familiare erbese Diotti, dove è stato benedetto il nuovo piazzale dedicato a San Giovanni Paolo II.
Nell’omelia il Cardinale ha sottolineato l’importanza della figura di San Rocco, Santo pellegrino del 1300 che ha sacrificato la vita intera per curare malati e afflitti, e ha unito in un solo ricordo affettuoso, e molto significativo, la figura del Santo a quella del nostro grande missionario che ha portato amore, cure, passione e fede nelle terre lontane d’Amazzonia. Alcuni episodi personali raccontati dai Presuli, hanno dato ai fedeli la misura di quanto Aristide Pirovano sia sempre e indelebilmente nel cuore di chi l’ha conosciuto.