Canzo

Giubiana di Canzo, l’ultimo giovedì del mese il gran falò

Malaika Sanguanini 18 Gennaio 2024

Attualità, Canzo

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Il processo alla Giubiana, Canzo (foto archivio)

CANZO – Fervono in paese i preparativi per uno degli appuntamenti più affascinanti e sentiti che da anni accompagna i canzesi: come da tradizione, l’ultimo giovedì del mese di gennaio, la Giubiana verrà bruciata sul rogo.

L’appuntamento è fissato per giovedì 25 gennaio presso i portici di Piazza della Chiesa, dove alle 20:30 avverrà il consueto processo, rigorosamente in dialetto, alla Giubiana, la quale verrà successivamente condotta in Villa Meda per andare in contro al proprio triste destino fatto di fiamme e sofferenza. 

Il falò della Giubiana, Canzo (foto archivio)

A seguire, risotto con luganega e vin brulè da gustare davanti al gran falòper la buna furtuna cuntra la displila“.

La storia del rito della Giubiana si perde nella notte dei tempi: la tradizione vuole che la vecchina sia una strega che viveva nel bosco, pronta a spaventare gli esseri umani, soprattutto i bambini, dei quali andava a caccia l’ultimo giovedì di gennaio.

La storia racconta che un anno, una mamma che voleva salvare il figlio dalla strega, le tese una trappola: cucinò risotto con zafferano e luganega e lo lasciò sulla finestra. Attirata dal delizioso profumo, la Giubiana arrivò e mangiò tutto il risotto fino a che arrivò il mattino. La luce del sole bruciò, quindi, la strega e il bambino si salvò.

Questa antica tradizione contadina viene da sempre considerata un rito di passaggio tra l’anno vecchio e quello nuovo e, di conseguenza, un simbolo di buon auspicio per l’anno appena cominciato.