Erba

Giorno del Ricordo: la Città di Erba ricorda i martiri delle foibe

Alessia Rocca 10 Febbraio 2019

Attualità, Erba

ERBA – Numerosi sono i cittadini che nella mattinata di domenica 10 febbraio, si sono riuniti nella sala consiliare del Comune di Erba in occasione del Giorno del Ricordo.

La celebrazione è stata istituita con legge del 2004, allo scopo di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

Sindaco Veronica Airoldi

 

“La data del 10 febbraio è stata individuata in quanto in quel giorno del 1947 è stato firmato il trattato di Parigi che segnò la perdita della Venezia Giulia da parte del nostro Paese. Dal 1943 al 1945, ma anche successivamente, furono più di 300 mila gli abitanti dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia a dover abbandonare le proprie case per fuggire dalla polizia etnica. Moltissimi di loro furono uccisi nei campi di sterminio e nelle foibe per la sola colpa di essere italiani” ha ricordato il sindaco di Erba Veronica Airoldi.

Luigi Perini

 

Luigi Perini, presidente del Comitato di Como dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, rammenta commosso quel periodo di terrore: “Ricordo quando prima di andarcene il commissario politico chiese a mia madre perché non volesse rimanere e lei rispose ‘Noi siamo italiani, siamo cattolici e scegliamo la libertà’. Noi volevamo rimanere italiani come lo siamo stati sempre ed oggi finalmente, dopo criminali oblii, vengono ricordati i giuliani dalmati che per questa causa si sacrificarono”.

Generale Cesare Di Dato

 

L’istituzione del Giorno del Ricordo rende giustizia alle vittime di questa tragedia, che finalmente viene riconosciuta come capitolo integrante della nostra storia nazionale dopo anni di oblio, ricordato come “uno dei nemici peggiori della memoria dell’uomo” dal Generale Cesare Di Dato, presidente onorario del comitato di Como dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. 

Perché questa tragedia non venga mai più dimenticata, l’amministrazione comunale erbese ha deciso di porre una targa a memoria dei martiri delle foibe all’esterno del palazzo comunale. Questa particolare posizione per la targa è stata scelta in quanto luogo di impegno civico, infatti è proprio lì che ogni anno l’amministrazione comunale consegna le benemerenze ai cittadini che si sono distinti.

“Questo spazio dedicato alle vittime delle foibe e dell’esodo vuole essere un monito affinché non si dimentichi nulla del proprio passato e un impegno personale e collettivo contro ideologie e forze che facciano della violenza e della sopraffazione dell’uomo sull’uomo la loro ragione d’essere qualunque sia la loro origine” ha spiegato il sindaco Airoldi.

Presenti per ricordare le vittime delle foibe e dell’esodo autorità civili, militari e religiose, tra cui Monsignor Angelo Pirovano che ha benedetto la targa di memoria.

La celebrazione è stata accompagnata dalla musica del Corpo Musicale Santa Maria Assunta.

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