Erba

Eufemino 2018: Erba premia i suoi cittadini benemeriti

Miryam Colombo 8 Settembre 2018

Attualità, Erba

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ERBA – Come da tradizione, è nel giorno della festa patronale della città che gli erbesi si riuniscono nella Villa Majnoni per assegnare l’Eufemino, la più alta benemerenza civica di Erba, alla presenza delle autorità civili, militari e ecclesiastiche.

Il sindaco Airoldi durante la cerimonia di consegna degli Eufemini 2018

 

Dopo l’inno nazionale, la cerimonia è stata aperta nel ricordo di Lella Greco, benemerita cittadina erbese scomparsa lo scorso agosto per la quale è stato osservato un minuto di silenzio. A prendere la parola è stata, quindi, il sindaco, Veronica Airoldi: “La città di Erba si appresta, ancora una volta, ad onorare pubblicamente i propri figli che hanno meritato la gratitudine della comunità cittadina – ha dichiarato nel discorso di apertura -L’Eufemino intende essere un momento simbolico per una città che aspiri, come è giusto, all’eccellenza. Una città che miri a ciò che è buono, a ciò che non nuoce agli altri, a ciò che garantisce dignità a ciascuno. Una città in cui ci si possa riconoscere e all’interno della quale sia possibile trovare persone che nella loro quotidianità sono capaci di regalare a ognuno di noi una scintilla di infinito”.

Ed è per onorare cittadini come questi che oggi Erba si è riunita: “La scelta che abbiamo compiuto intende affermare un ritorno ai valori fondanti della nostra cultura: il lavoro, l’ingegno, l’arte, la famiglia, i rapporti umani, la generosità, la fede – ha proseguito il sindaco – Sono questi gli elementi che emergono prepotenti, pur se con sfumature differenti, dalle biografie dei nostri premiati”.

Tre imprenditori, Carlo Castagna, Giuseppe Nazzareno Roda e Albino Vanossi, e un artista, Luigi Dino Guida: “Abbiamo scelto di premiare chi ha fatto del lavoro la propria eccellenza: si tratta di persone che non si sono arrese davanti alle difficoltà, ma che hanno saputo lottare caparbiamente per affermare il proprio talento”.

I due ritratti dei premiati con l’Eufemino alla memoria: a sinistra, Luigi Dino Guida e a destra, Carlo Castagna

 

La cerimonia è quindi proseguita con la lettura delle biografie dei cittadini premiati e delle motivazioni per cui sono stati scelti. Due grandi fotografie hanno ritratto i volti dei due Eufemini alla memoria: Carlo Castagna e Luigi Dino Guida.

Carlo Castagna, nato a Erba il 21 aprile 1944 e scomparso lo scorso 25 maggio, è stato artigiano che grazie alle proprie doti impenditoriali ha ampliato l’azienda familiare rendendola un’eccellenza nel campo dell’arredamento. Attivo cittadino sui fronti della pubblica amministrazione, della vita associativa e di quella religiosa, nel 2006 Carlo Castagna ha visto il proprio nome legato alla tristemente nota “Strage di Erba”, durante la quale ha perso la moglie Paola, la figlia Raffaella e il nipotino Youssef: a pochi giorni dalla tragedia, ha stupito l’Italia intera riservando parole di perdono per gli assassini della sua famiglia.

Famiglia, fede, lavoro e impegno pubblico sono gli elementi che hanno animato la vita di Carlo Castagna – ha dichiarato il Sindaco – È stato un imprenditore e artigiano instancabile e innovativo, un cittadino attivo e partecipe della vita della comunità civile e ecclesiale. Nell’ora più tragica della sua esistenza ha avuto la forza di rendere un’esemplare testimonianza di assoluta coerenza con i principi a cui si è sempre ispirato”.

Da destra, il Presidente del Consiglio Comunale, Matteo Redaelli, il Sindaco, Veronica Airoldi, e i figli di Carlo Castagna, Pietro e Giuseppe

 

A ritirare la benemerenza i due figli Pietro e Giuseppe, che commossi hanno commentato: “Papà è stato un grande esempio per noi sotto vari aspetti e siamo contenti che questa cosa venga riconosciuta anche a livello istituzionale”.

Luigi Dino Guida, “Lilly” per gli amici, nato a Erba nel 1940 e scomparso lo scorso 11 aprile, ha amato il paesaggio e il territorio erbese che ha reso soggetto privilegiato dei suoi quadri. È, infatti, la pittura la sua vera passione che coltiva anche grazie alle indicazioni del maestro Giuseppe Raverta da cui, come lui stesso affermava, “cercavo con la sua soddisfatta approvazione di rubargli un po’ il mestiere”: dopo la sua prima mostra personale nel 1970, ha ottenuto grande successo tanto che i suoi quadri vengono esposti in tutta Italia, in Europa e nel mondo. Amante della sua città, è stato anche presidente della Pro Erba, curatore del presepe di Erba Alta, amico e sostenitore del gruppo folkloristico “I Bej” e professore di disegno alle scuole medie. Nel 2010 e nel 2016, due importanti mostre a Erba.

Il Sindaco con Nuccia, moglie di Luigi Dino Guida

 

“Ci sono molti modi per manifestare amore alla propria terra, Luigi Dino Guida ne ha scelto uno complesso, ma originale in linea con la sua personalità – ha dichiarato il sindaco – Nelle sue opere ci ha consegnato il bello della nostra natura, dei nostri paesaggi, delle nostre tradizioni rendendoli immortali, oltre ai frutti dell’impegno spesi per tanti anni in qualità di presidente della Pro Erba e come cultore delle memorie e dei valori della sua contrada. Ci lascia un patrimonio artistico che il tempo non potrà scalfire“. A ritirare il premio, l’amata moglie Nuccia.

A seguire, i due Eufemini consegnati a due grandi imprenditori erbesi. Giuseppe Nazzareno Roda, conosciuto come “Rino”, a 90 anni è presidente del gruppo che fa capo alle Trafilerie San Paolo: l’entrata nell’azienda è legata al lancio di un prodotto innovativo, gli acciai per stampaggio a freddo. È l’inizio di un’avventura che porterà le Trafilerie, di cui la famiglia Roda diviene proprietaria nel 2014 con il 100% delle quote, a ingrandirsi assorbendo altre realtà. Ma è la famiglia il capitolo fondamentale della vita di Rino tanto che lui stesso, rivelando gli ingredienti del suo entusiasmo sul lavoro, afferma: “Mi sono sempre divertito e continuo a divertirmi. La mia grande e legatissima famiglia, che conta 7 figli, 15 nipoti e due pronipoti, mi regala la giusta motivazione per pensare al domani”.

Giuseppe Nazzareno Roda con il Sindaco Airoldi

 

Brillante imprenditore erbese, grazie al suo innato talento, alla passione per il lavoro ha saputo creare a livello nazionale e internazionale imprese affermate nel settore metalmeccanico contribuendo così al progresso economico del nostro territorio – ha dichiarato il sindaco – Uomo di successo insieme all’amatissima moglie Teresa ha costruito una famiglia alla quale ha tramandato non solo il suo modello di vita, ma anche la sua inesauribile energia, solidi ideali e tanto entusiasmo”. Ed è proprio alla sua grande famiglia che Rino, emozionato, ha voluto ringraziare in modo particolare dopo aver ricevuto il premio, ricordando soprattutto Teresa, la moglie scomparsa due anni fa.

Infine, Albino Vanossi, nato a Erba nel 1931, è stato abile tecnico nel campo dell’industria meccanica della trafileria a freddo. Dopo diverse sperimentazioni, riesce a applicare nel campo delle trafile un’innovativa tecnica, la sinterizzazione, rendo il proprio metodo oggetto di interesse accademico. Inventore e progettista, nelle aziende da lui fondate Albino Vanossi ha realizzato nel 2008 la trafila antirottura, “Abu: la “regina di tutte le trafile”, come lui stesso dichiara, brevettata presso l’Ufficio Brevetti di Milano.

Annarita, la compagna di Albino Vanossi, ritira l’Eufemino dalle mani del Sindaco

 

Tecnico, prima ancora che imprenditore, sperimentatore nel campo dell’acciaio, inventore di brevetti, occupa un ruolo centrale nell’industria meccanica della trafileria a freddo – ha dichiarato il sindaco – Ha saputo coniugare l’attività imprenditoriale con una sincera attenzione per i rapporti umani, caratteristica più volte testimoniata da numerosi suoi dipendenti. Rappresenta un’eccellenza del suo territorio”. Assente a causa di problemi di salute, Albino ha affidato a una lettera la propria riconoscenza per il premio ricevuto.

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