ERBA – Il tribunale se ne va a settembre. Ora più che mai la notizia, che era nell’aria da molti mesi, pare sia diventata una certezza. Il tutto a seguito del pronunciamento della Corte costituzionale, che ha messo la parola fine alla sezione staccata di Erba: chiuderà a settembre, insieme alle sezioni di Cantù e Menaggio.
La sede di via Alserio, come le altre due, dovrà far riferimento alla sede comasca di via Spallino, dove verrà trasferita tutta l’attività giudiziaria. Un po’ di “respiro” lo avrà solamente il Giudice di pace, che resterà in città fino alla primavera del prossimo anno.
A nulla è servita la rincorsa alla Consulta, unica possibilità di salvare la chiusura del palazzo di giustizia di via Alserio.
Al Tribunale di Erba dove si contano un totale di 12 dipendenti, oltre ad avvocati e giudici il clima non è certo dei più sereni. L’incertezza del futuro pesa su tutti, specialmente su chi, in quel palazzo, ha investito tempo, energie e denaro.
E’ l’esempio di Caterina Corvelli, titolare del bar la caffetteria e Gabriele Aceti, che lavora al suo fianco: “Siamo in attesa di capire il futuro della struttura – spiegano – Speriamo solo che i tempi non si allunghino troppo, perchè per noi è davvero difficile andare avanti. Abbiamo inaugurato nel luglio 2011 e il nostro appalto ha durata di 6 anni. Vogliamo sapere con chiarezza cosa ci aspetta, anche se pare che nessuno abbia le idee chiare. La speranza è quella di poter continuare la nostra attività. Sicuramente se la destinazione del palazzo cambierà noi ci adatteremo. Ora siamo aperti fino alle 14, ma se in futuro la struttura di via Alserio avrà altra destinazione, siamo pronti a tenere aperto anche il pomeriggio”.
Parere nettamente contrario alla chiusura del Tribunale di Erba per l’avvocato Michele Spagnuolo, che ha spiegato punto per punto perchè la struttura dovrebbe continuare a esistere.
“Non è vero che chiudere le sedi staccate porti risparmi – ha esordito – Al contrario, questa decisione comporterà un aumento di costi, per tutti. Per noi avvocati, che dovremmo spostarci a Como per qualsiasi cosa, così come per l’utenza. Credo che a essere maggiormente penalizzati saranno i cittadini dei 27 Comuni di competenza del Tribunale della città. Pensiamo a un cittadino della Vallassina, che per un banale ricorso dovrà andare fino a Como”.
Più la spesa che l’impresa, quindi, perchè le spese aumentano. “In questo modo i cittadini rinunceranno e non potranno esercitare un loro diritto – continua Spagnuolo – Ad essere penalizzato sarà tutto il territorio. Personalmente mi sono battuto molto per far continuare a vivere la sezione di Erba, così come quella di Cantù e Menaggio. In questo modo si andrà a intasare il tribunale di Como, che dovrà farsi carico dei procedimenti delle tre sedi tagliate. Sono assolutamente contrario a questa decisione”.
Arrabbiati e sdegnati dalla novità anche alcuni cittadini di Erba ed erbese, che si vedranno cancellare un servizio importantissimo.
“Non si può togliere questo servizio alla comunità. Noi paghiamo le tasse ed è giusto che abbiamo uno sportello di giustizia a cui rivolgerci”.
La decisione però sembra ormai presa e a settembre tutto sarà trasferito a Como. A pagare in anticipo il trasloco, sarà il Comune di Erba che ha preventivato una spesa di ben 30 mila euro. La somma dovrebbe essere poi rimborsata, ma non si conoscono i tempi.
“Per ora non abbiamo avuto comunicazioni in merito allo spostamento – hanno confermato dagli uffici – Siamo in attesa che ci facciano sapere qualcosa”.
Di sicuro tutti i dipendenti verranno assorbiti dal Tribunale di Como. Sulla destinazione della struttura di via Alserio non si sa nulla, anche se pare ci siano stati contatti tra l’Amministrazione comunale e l’Agenzia delle Entrate.
