
ERBA – E’ ‘operativo’ da una settimana il Covid Hotel di Erba in via Leonardo Da Vinci: 36 stanze e un intero piano messi a disposizione per l’accoglienza di pazienti Covid asintomatici e paucisintomatici (autosufficienti) che non dispongono di soluzioni abitative idonee per preservare i familiari conviventi e contenere la diffusione del virus.

Nelle scorse settimane l’Ats Insubria ha ritenuto idoneo come Covid Hotel il Leonardo Da Vinci di Erba gestito da Maurizio Conti. “Abbiamo saputo del bando promosso da Ats – ha spiegato – non abbiamo mandato subito la documentazione per candidarci come hotel ma a seguito di diverse richieste abbiamo deciso di provare, dopotutto si tratta di un servizio utile al territorio. Il 16 novembre Ats Insubria è venuta per effettuare un sopralluogo, considerando la struttura idonea. Dopo la delibera di approvazione siamo ufficialmente partiti”.
Gli ospiti accedono all’Hotel attraverso percorsi separati dal resto della clientela e hanno a disposizione un intero piano.
In ogni stanza hanno a disposizione tutto l’occorrente per pulire e disinfettare l’ambiente e al termine di ogni soggiorno (che può durare al massimo 21 giorni) un’impresa addetta provvederà alla sanificazione delle stanze.

Ai pazienti ospitati nella struttura verranno anche forniti tre pasti giornalieri, in piatti monouso, lasciati al di fuori della stanza e il ricambio della biancheria in caso di necessità.
Ad una settimana dall’apertura del Covid Hotel, tuttavia, non ci sono ancora ospiti: “Stiamo ricevendo diverse chiamate da parte di privati che ci chiedono come poter usufruire del servizio e quanto costa – ha fatto sapere Conti – ma la procedura è ben precisa e prevede, come da normativa generale Ats, che gli accessi siano subordinati all’invio della scheda di inserimento ad Ats Insubria, emessa dal Centro Operativo Comunale del Comune di residenza del beneficiario, i propri servizi sociali e il Medico di base. Il costo è a carico di Ats, cioè gli ospiti non dovranno pagare il soggiorno. In questi giorni stiamo inviando, per informazione, i moduli necessari per l’inserimento nelle strutture ai medici di medicina generale perché poi a loro volta possano avviare la procedura per i propri assistiti che necessitino del servizio”.
Il Covid Hotel resterà attivo presso il Leonardo Da Vinci sicuramente fino a fine maggio: “Vedremo se poi sarà ancora necessario come servizio, anche in base all’evolversi della situazione epidemiologica – ha concluso Conti – per ora, ricordo che questo è il secondo Covid Hotel in Provincia di Como, un’opportunità importante per il territorio che può contare su una struttura cittadina dove isolare i soggetti positivi, facilitandone la quarantena ed evitando la convivenza con altre persone”.
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