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Erba celebra il Giorno della Memoria: “Non dimentichiamo”

Caterina Franci 27 Gennaio 2023

Attualità, Erba

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ERBA – 27 gennaio 1945, le truppe dell’Armata Rossa entrano nel campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia, liberando i prigionieri superstiti e rivelando al mondo l’orrore del genocidio nazista. Da allora, il 27 gennaio si celebra in tutto il mondo il Giorno della Memoria per commemorare le vittime dell’Olocausto e delle leggi razziali.


Anche Erba ha voluto celebrare la ricorrenza con un momento di istituzionale che si è svolto venerdì mattina presso il Monumento in ricordo delle vittime della Shoah di fronte al Centro Polifunzionale San Maurizio. Presenti le autorità civili, militari e religiose della città e alcuni studenti dell’Istituto Romagnosi e del Liceo Manzoni accompagnati dai loro insegnanti.

L’assessore Anna Proserpio

“Ciò che avvenne in Europa a causa di una folle allucinazione basata su una delirante idea di superiorità razziale portò allo sterminio di milioni di ebrei e di appartenenti a etnie diverse da quella cosiddetta ‘ariana’, innocenti sacrificati in nome di un progetto di pulizia etnica – ha detto l’assessore Anna Proserpio, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, nel suo discorso – l’uomo perse la dignità umana, sia nel ruolo di vittima che in quello di aguzzino”.

“Eppure tutto ciò avvenne, tra l’indifferenza dei più che, pur sapendo, si voltarono per non vedere quanto accadeva. Ecco allora che la Memoria è fondamentale. E’ doveroso – ha continuato l’assessore – ricordare ciò che avvenne nei confronti di un popolo che era parte dell’Europa e che si è cercato di annientare. E’ necessario ricordare le atrocità commesse. E’ imprescindibile che i giovani e le nuove generazioni conoscano e ricordino, affinché si radichi in loro il rispetto della dignità di ogni essere umano”.

“Solo conoscendo e ricordando sarà possibile evitare che simili atrocità si ripetano in futuro. Come scrisse Primo Levi, ‘se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte e oscurate: anche le nostre’. Grazie”.

La pietra di inciampo dedicata a Renata Hannuna fuori dalla Puecher

In mattinata anche l’Istituto Puecher ha celebrato il Giorno della Memoria con la posa della pietra d’inciampo dedicata a Renata Hannuna, arrestata a Sormano il 1° dicembre 1942 e detenuta nel campo di Fossoli fino al 5 aprile 1944 per poi essere trasferita ad Auschwitz dove arrivò, dopo un lungo ed estenuante viaggio in treno, il 10 aprile. Venne immediatamente assassinata.

La storia di Renata è stata ricordata dagli studenti della Puecher che hanno condiviso il lavoro dei loro studi, accompagnato da alcuni brani musicali. Alla cerimonia erano presenti anche alcuni alunni della scuola di via Battisti. “Creando questa pietra, possiamo dire che Renata è finalmente di nuovo a casa”.

La vicepreside ha infine letto un messaggio da parte del preside reggente Rovelli, assente per altri impegni: “E’ importante ricordare chi si oppose alle violenze – ha scritto il dirigente ricordando le parole della Senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta alla deportazione – le pietre di inciampo sono piccoli funerali di emozioni che ricordano storie che altrimenti sarebbero state dimenticate. L’appello della Senatrice alle giovani generazioni è ‘Rimanete quello che siete’, è importante scegliere da che parte stare, se da quella del bene o da quella del male. Che questa giornata sia Memoria di tutti”.

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