ERBA – Una “denuncia” con tanto di documentazione fotografica che ritrae le condizioni del parco di Villa Biffi: sono stati i consiglieri Eugenio Zoffili e Erica Rivolta ad accendere i riflettori sullo stato del cantiere della bella villa ottocentesca che dovrà essere trasformata in una Rsa.
A lasciare perplessa la minoranza del Carroccio è la condizione del parco, “letteralmente devastato”: del verde e delle piante che un tempo incorniciavano l’edificio non è rimasto nulla. Il cantiere stesso, come mostrato da Erica Rivolta, “è disordinato, i cancelli sono chiusi, i fornitori quando arrivano devono telefonare per farsi aprire. Hanno anche costruito dei terrazzamenti divisi da muretti a secco – ha proseguito – bellissimi, se pensiamo a quelli della Liguria. Qui crollano, come ho rilevato in diversi sopralluoghi”.
Una zona abbandonata insomma, oltre che deturpata, verso cui la capogruppo della Lega ha chiesto maggiori attenzioni e controlli: “Diversi cittadini residenti hanno notato soprattutto la sera un movimento sospetto in zona del lavatoio, si tratta forse di spaccio. Il fatto è che chi gira da quelle parti ha un senso civico e del rispetto tale da permettersi di fare lì i suoi bisogni. Qualche controllo in più non sarebbe male” ha commentato Rivolta, chiedendo quindi “lumi” al sindaco Marcella Tili: “Gli interventi effettuati sono stati concordati adeguatamente? L’agronomo comunale ha verificato la presenza e lo stato delle piante di pregio? Quando sarà ripristinato il parco?”.
Dal canto suo il sindaco ha riportato l’esito del sopralluogo effettuato nella giornata di lunedì, 30 gennaio, dai tecnici comunali, non senza un’ironica premessa: “Se avessi un soldino per ogni volta che ho contattato la proprietà per avere risposte sulle tempistiche sarei molto ricca. Questa è una pratica che risale al 1994, il parco è storico ed è stato inserito nel Pgt per maggiore tutela ma non esiste un vincolo culturale di legge che renda obbligatorio il passaggio in commissione paesaggio. Il Comune di Erba non ha titolo per sollecitare la conclusione dei lavori ma sarà mia cura chiedere alla proprietà di conoscere le tempistiche di realizzazione del verde e della pratica edilizia”.
Sul fronte ‘naturalistico’ la Tili ha rassicurato: “Le specie vegetali pregiate non sono state abbattute, anche se non versano in ottime condizioni e andranno curate”. Diversi i livelli di intervento come illustrato: sul retro della villa la secolare magnolia e altre essenze dovranno essere sistemate, la parte sud del complesso lungo via Biffi vedrà la realizzazione di alcuni posti auto. Prevista anche la piantumazione di alcuni tigli.
Sulle tempistiche nessuna certezza: solo la fine dei lavori la messa a dimora della vegetazione potrà considerarsi conclusa.
“Non capisco come sia possibile che un cantiere di queste dimensioni venga abbandonato a sé stesso, spero che un controllo maggiore venga effettuato dopo queste segnalazioni” ha concluso Erica Rivolta.