Erba

Emergenza profughi: non ci sono strutture comunali per eventuali arrivi

Admin Altreforme 14 Maggio 2014

Attualità, Erba

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ProfughiERBA – Si intensificano gli sbarchi di profughi sulle coste italiane del Sud e subito scatta l’emergenza. Un’emergenza che risale la penisola e arriva anche nell’erbese.

Il prefetto di Como, Bruno Corda, infatti, nei giorni scorsi ha convocato una riunione preventiva con i Comuni più grandi, Como, Cantù, Mariano ed Erba, per chiedere l’eventuale disponibilità di alloggi nel caso in cui alcuni profughi siano mandati nella nostra zona.

Come Comune non abbiamo modo di concedere ospitalità nel caso ci fosse bisogno sul territorio – ha chiarito fermamente il vicesindaco Claudio Ghislanzoni – Non abbiamo nessuna abitazione da offrire”. Ci sarà però un incontro, fissato per giovedì 15 maggio, con le associazioni erbesi che si sono già occupate di questo tipo di emergenza in passato, quando a Erba erano stati ospitati 24 profughi. “A Erba abbiamo avuto un’esperienza complicata e onerosa in passato, un’esperienza, peraltro, nemmeno completamente esaurita poiché i profughi che hanno avuto dei figli sono tuttora ospitati da associazioni come la Caritas”.

Dapprima le 24 persone che erano arrivate sul nostro territorio erano state ospitate presso l’Hotel Erba che aveva raggiunto un accordo economico direttamente con lo Stato. “Ora questo non è più possibile perciò l’unica cosa che possiamo fare, di fronte a una eventuale nuova emergenza, è chiedere disponibilità alle associazioni. Per questo motivo le ho convocate. Illustrerò quanto riferitomi dal prefetto e vedremo se loro possono intervenire qualora ci fosse richiesta. Dopo di che riferirò al prefetto quanto emerso”, ha spiegato Ghislanzoni.

La situazione preoccupa la Lega. “Guardiamo con apprensione questa convocazione del prefetto – afferma Erica Rivolta – L’operazione “Mare nostrum” sta portando in Italia una massa incontrollata di persone. In questo modo stiamo facendo il gioco degli scafisti libici e dell’Europa, nonché una cosa che non riusciamo a gestire. Non sarebbe forse meglio usare il denaro per aiutare queste persone nella loro terra di origine? Siamo seriamente allarmati dalla possibilità che a Erba possa arrivare un’altra emergenza profughi”.