COMO – I gruppi di Azione in provincia di Como e Lecco accolgono con grande entusiasmo la notizia dell’inserimento della linea ferroviaria Como – Lecco nella lista dei progetti del PNRR del Governo: un’opera necessaria a trasferire gran parte del traffico pendolare e frontaliere dalla strada alla rotaia, agevolando l’interscambio tra i flussi verso Svizzera, erbese, i capoluoghi e anche verso Milano, rafforzando le comunicazioni anche in ottica Olimpiadi 2026.
“Primo step raggiunto, ora si deve procedere con pianificazione degli interventi su rotaia e riqualificazione delle stazioni, alcune delle quali necessitano di adeguata ristrutturazione. Dopo si dovrà ripensare a orari e frequenze per migliorare la fruibilità e gli interscambi” è dell’avviso Fulvio Martello, referente provinciale di Azione Como. “Un’ottima notizia, che si colloca però in un quadro non sempre felice per quanto riguarda sia il trasporto ferroviario, che l’integrazione di questo con il trasporto pubblico locale nel nostro territorio” commenta Giovanni Sabadini, referente provinciale di Azione Lecco. “Si tratta di criticità che sono state acuite da questa crisi pandemica, e che richiederanno non solo investimenti, ma anche profonde riforme nel modo in cui il trasporto è gestito ed organizzato all’interno delle nostre province.”
Giorgio Selis, referente comasco di Azione per il tavolo trasporti e infrastrutture, ex consigliere comunale di Como, è stato il referente permanente del Comune di Como nel quinquennio 2012/2017 per quanto riguarda il tavolo presso Regione Lombardia che si occupava dell‘argomento specifico: “Spiace constatare che il progetto di elettrificazione di una linea, ritenuta nevralgica nell’ambito del TPL, sia ora sbandierato come una vittoria dell’attuale amministrazione, quando invece fino ad oggi l’atteggiamento degli assessori che si sono succeduti è sempre stato dilatorio e di ascolto sostanzialmente passivo di tutte le parti”.
“Una buona notizia ed un’opportunità ancora più grande per il rilancio dei territori, che deve puntare ad una ferrea collaborazione tra le amministrazioni e tutte le forze politiche per evitare, letteralmente, di perdere “un treno che potrebbe non ripassare” e che potrebbe dare la possibilità di promuovere la crescita di nuove attività produttive e di rafforzare il tessuto sociale ed economico esistente, arginando l’emorragia di lavoratori e attirando nuovi investimenti, senza tralasciare il potenziamento del flusso turistico” concludono da Azione Como.