Barni

“El paes de scuprì”, Barni si presenta il 16 agosto

Caterina Franci 8 Agosto 2017

Attualità, Barni, Cultura

BARNI – Cresce l’attesa per la giornata pedonale del 16 agosto a Barni in Alta Vallassina, occasione per scoprire antiche corti e mestieri in uno dei luoghi del cuore del FAI.

Il 16 agosto va in scena a Barni in provincia di Como,  El paes de scuprì, imperdibile giornata pedonale ricca di mostre, mercatini, sfilate, musica, spettacoli e degustazioni di prodotti locali. A 60 km da Milano e comodamente raggiungibile dalle sponde del Lago di Como, una ghiotta occasione per una gita fuori porta all’insegna di un graziosissimo borgo tutto da visitare, tutto da scoprire. Dalle mille e una sorpresa… Il caratteristico paesino del Triangolo Lariano, con la sua chiesa romanica (classificatasi prima nella provincia di Como nel censimento “I luoghi del Cuore” del FAI) ha saputo mantenere quella dimensione fuori dal tempo che racconta l’Italia più autentica, tra paesaggi naturali, arti e mestieri, aie e cortili, monumenti e giardini, sentieri e percorsi che riconducono al fascino genuino del “come una volta. Residenti, amici, villeggianti e turisti si riversano in occasione della giornata pedonale nelle stradine, nei vicoli, in piazza e dintorni a curiosare tra bancarelle, scegliere prodotti a chilometro zero, godersi spettacoli, visitare cortili privati (eccezionalmente aperti nella giornata di festa) e luoghi storici.

Fin dalla mattinata, dopo il taglio istituzionale del nastro, “El paes de Scuprì” dà sfogo a una serie infinita di iniziative: laboratori di trottole e di stampa su magliette, giochi didattici e divertenti, dimostrazioni di intaglio, creazione live di cesti e cribi, degustazione di paradell o il pan mein de Barni, i dolci locali. El paes de scuprì sarà anche l’occasione per visitare la chiesetta romanica di San Pietro e Paolo che domina il borgo antico. Per poter iniziare gli interventi di rifacimento programmati sono in programma iniziative piccole e grandi atte a raccogliere i fondi necessari. In particolare la giornata pedonale sarà l’occasione per contribuire alla buona causa comprando uno o più biglietti da 2 euro della Lotteria Pro Restauri con numerosi premi tra cui una crociera nel Mediterraneo, una fuga romantica a Bellagio, un orologio da collezione esposto al MOMA, un pouf di design e numerosi altri premi. Della raccolta fondi si sta anche occupando la Fondazione Comasca disponibile a dare il il suo contributo e a cui confluiscono le donazioni (Iban IT23U0760110900000021010269).

Il donatore potrà usufruire dei benefici fiscali previsti dalla legge, sia esso una persona fisica o una impresa. La Fondazione è comunque a disposizione per ogni assistenza in materia e sarà lieta di fornire anche una propria ricevuta.

I turisti più attenti che risponderanno a un simpatico quiz finale che proverà il “grado di attenzione” di ognuno durante il percorso pedonale potranno vincere uno dei tanti cesti di prodotti locali. La sera poi tutti in piazza e nelle vie del borgo antico per la grande cena preparata dalla Pro Loco e per finire lo spettacolo dell’Albero della Cuccagna. Per poi, al ritorno, portarsi dietro per sempre quel ricordo unico delle bellezze dell’architettura spontanea contadina, perfettamente preservata e conservata nel territorio: quella bellezza di luoghi che spesso non si conoscono ma che fanno dell’Italia il “più” Belpaese…

Antico feudo dei Visconti e degli Sforza, luogo simbolo dell’economia vallassinese grazie alle sue tipiche attività agricole, pastorali e turistiche, il comune di Barni è un borgo tranquillo immerso nel verde, che rivive in ogni suo scorcio le radici di una storia secolare ricca di gusto e tradizioni. La piccola comunità in provincia di Como, a 635 mt di altitudine, sempre attiva nell’organizzare eventi diversi che nel periodo estivo (e non solo) attrae famiglie di visitatori da ogni dove e il prossimo 16 agosto aspetta chi vuole fare una gita fuoriporta per la sua iniziativa di più grande successo, giunta quest’anno alla ventiseiesima edizione: “El Paes de Scuprì – Giornata Pedonale che  ha ulteriormente incrementato le sue proposte culturali per la salvaguardia e la divulgazione di usi, costumi, tradizioni, gastronomia e lingua locale grazie al patrocinio della Regione Lombardia, della Comunità Montana del Triangolo Lariano e del Comune di Barni.

“L’iniziativa – spiegano gli organizzatori – rientra negli scopi associativi per i quali è stata costituita l’associazione Culturabarni e  della Regione Lombardia di tutela e salvaguardia del territorio e delle sue tradizioni, rilancio economico dei paesi di media montagna ed in particolare dell’area dell’Alta Vallassina, con la promozione delle attività locali e le tipicità tradizionali come formaggio di capra, patate biologiche, lavorazioni artigianali tipiche, etc. Collaborano con l’evento la Pro Loco che organizza una cena in piazza, il Comune di Barni che sostiene l’iniziativa, il Gruppo Alpini di Barni. La Giornata Pedonale è nata nel 1992 per scoprire il borgo passeggiando nelle vie appositamente chiuse al traffico e arricchite da iniziative, mostre, mercatini, sfilate con abiti tipici, ecc… L’idea rimbalzò presto nei paesi vicini, in alcuni con buon successo, in altri in maniera sporadica.  Da più di 20 anni durante la giornata pedonale è possibile apprezzare scorci caratteristici, cortili privati, case e vicoli generalmente non accessibili e che vengono eccezionalmente aperti in questo giorno. I proprietari, i volontari e le associazioni locali si impegnano ad intrattenere il visitatore personalizzando il proprio angolo con un tema specifico legato alla tradizione.   Save the date: 16 agosto tutti a Barni!”.

Programma 26^ edizione del “Paes de scuprì” 16 agosto 2017:

Ore 9,00 – Apertura della manifestazione, taglio del nastro con le autorità e la stampa

Dalle 9,00 alle 19,00 – Visita alle corti, delle vie e degli allestimenti rinnovati ogni anno all’interno del vecchio nucleo seguendo l’itinerario, mercato artigianale, locale, degustazioni prodotti e tante sorprese

Ore 14 -16 – Laboratorio di trottole con Mastro Tornitore e laboratori didattici

Ore 14 – Degustazione Paradell (fino ad esaurimento)

Ore 14 alle 17 Musica popolare con Antonello Marieni

Ore 19,30 – Cena con specialità locali nelle vie del paese e in piazza

Ora 21 – Estrazione premi “Gioca con noi”

Ore 21,30 Albero della cuccagna con gli “Acrobati della Cuccagna” di Almé (BG)

Durante la giornata si potrà visitare la Chiesa Romanica di San Pietro e Paolo situata a 5 minuti a piedi dal centro del paese classificatasi prima nella provincia di Como nel censimento “I luoghi del Cuore” del FAI. “Al momento – fanno sapere dall’Associazione –  la Chiesa è stata inserita in due bandi per ottenere un finanziamento per i costosi lavori che necessitano. Il primo bando è quello della Fondazione Comasca che prevede proprio l’aiuto di persone, aziende, privati, associazioni per dimostrare l’interesse diffuso in questo monumento come condizione necessaria per il finanziamento. Questo interesse è legato al versamento anticipato di almeno 1/5 dei fondi richiesti per il restauro (nel caso specifico si tratta del primo lotto di lavori riguardanti la sistemazione del tetto e delle coperture). Il secondo bando è quello invece del FAI – Fondo Ambiente Italiano “I Luoghi del Cuore” in collaborazione con Intesa San Paolo, al quale la chiesa ha potuto accedere grazie alle firme raccolte lo scorso anno (oltre 2000) che l’hanno classificata 1° in provincia di Como. In questo caso sarà il FAI a decidere alla fine di questo anno il finanziamento del progetto in base ad una graduatoria da lui stilata.

La giornata aperta a tutti ed è in linea con l’obiettivo regionale di riscoperta e tutela delle tradizioni locali, della tutela delle lingue locali, della promozione del territorio e della sua conoscenza (art. 2 Statuto Regione Lombardia.  Persegue la valorizzazione delle identità storiche, culturali linguistiche presenti nel territorio Tutela il paesaggio e valorizza il patrimonio naturale, monumentale, storico, artistico e culturale della Lombardia. Le tradizioni locali dell’intreccio di gerli e ceste, della produzione di formaggi di capra, di miele e di ortaggi avranno una maggiore visibilità nell’ottica di tutela e promozione. La richiesta di patrocinio al Consiglio Regionale della Regione Lombardia darà maggiore lustro e visibilità all’evento che da più di 25 anni caratterizza l’area della Vallassina.   Barni riesce tuttora a offrire ai suoi ospiti un soggiorno di quiete, una sorgente di acqua purissima, originariamente detta di S. Carlo, oggi di S. Luigi, selve di castagni e tante passeggiate nel verde verso le alture circostanti che dominano il paese affacciandosi sul lago di Como, il tutto a meno di un’ora da Milano. Due testimonianze del passato sono certamente degne di menzione, infatti, Barni conserva, ancora pressoché intatto nella sua fisionomia, l’unico castello della Vallassina sopravvissuto alle vicissitudini della storia e che risale approssimativamente al 900 d.C. e la Chiesa Romanica dei SS Pietro e Paolo, risalente al XII secolo che si è recentemente classificata al primo posto tra i luoghi del cuore del FAI della provincia di Como e per cui si stanno facendo una serie di eventi per raccogliere fondi in modo da poter affrontare una serie di interventi conservativi.

Era la Chiesa Parrocchiale matrice della Comunità di Barni che in origine comprendeva anche Magreglio. La datazione al XII secolo è quella riferita agli elementi certi, ma il nucleo originario medioevale, il più antico, costituito dal campanile e dalla porzione più orientale comprendente l’abside, quasi con altrettanta certezza, risale al X secolo, così come emerge dagli studi di Edoardo Arslan nella sua “Storia di Milano” edita nel 1954 da G. Treccani. A testimoniarlo sta l’abside ancora a forma semicircolare (nelle chiese bisogna aspettare la fine del XII secolo per vedere affermarsi l’abside a forma quadrata), e il fatto che il campanile sorge in posizione staccata di ben 9 metri, e ruotata con un’angolazione autonoma rispetto al corpo più antico della Chiesa, nella quale fu inglobato dai successivi ampliamenti. Gli affreschi che decorano le pareti appartengono a vari periodi e si trovano sovrapposti a quelli originari molto deteriorati fra i quali una rarissima rappresentazione di S. Lucio. Nella sua visita pastorale del 20 ottobre 1570 S. Carlo dice che le pareti della Chiesa sono interamente coperte di pitture che tuttavia sono molto rovinate a causa della loro antichità. Sembra quindi giusto pensare che detti dipinti siano di molto anteriori ai tempi di S. Carlo e risalgano, quantomeno, al XIV-XV secolo. Pregevole, anche se ormai depauperato dai furti nelle sue componenti migliori, un altare ligneo dorato risalente al ‘700. Degne di nota le due campane che, secondo le iscrizioni sono state fuse nel 1420 la minore e nel 1454 la maggiore, due date che ne fanno le più antiche, giunte sino a noi, fra quante sono note nell’intera provincia di Como. L’insieme richiede un radicale intervento di tutela