ERBA – Nonostante il freddo e la pioggia fine caduta, in tanti ieri, sabato, si sono riuniti sul sagrato della chiesa di SantaMaria Maddalena a Crevenna per inaugurare la Natività creata dagli Amici del presepe di Crevenna.
In un Natale “diverso, ma non vuoto né di fede, né di arte e né di tradizione”, come è stato definito, gli Amici del presepe, capitanati da Angelo Garofoli, hanno deciso di realizzare un’opera che portasse il messaggio del Natale e la suggestione del presepe meccanico di Villa Ceriani in un luogo che fosse accessibile a tutti, nonostante l’emergenza sanitaria.
E così ieri è stata aperta a tutti la piccola casa che ospita la Natività e il gregge con il suo pastore a grandezza naturale. Una vera opera d’arte ricca di significato e simboli, a partire dal gregge che rappresenta il popolo di fedeli di Crevenna, i “barinatt”.
“Pochi sanno che tra San Giorgio e San Salvatore c’era un allevamento di pecore che avevano una lana speciale e in una carta del 1939 viene indicato esplicitamente questo luogo – ha spiegato don Ettore Dubini, vicario della parrocchia -. All’interno del presepio c’è, dunque, il recupero della nostra tradizione e della nostra storia”.
Vera e propria chicca il pastore che regge tra le proprie mani e suona un violino: “Realizzare questa componente è stata la parte più difficile – ha spiegato Angelo Garofoli -. Ho chiesto aiuto al violinista Antonello Molteni e grazie al lavoro di tutti siamo riusciti a realizzare il meccanismo che permette al pastore di suonare il violino”.
Ed è proprio l’instancabile lavoro di squadra degli Amici ad aver regalato a Crevenna e a tutta la città un’occasione di bellezza e di riflessione in vista di un Natale vissuto sicuramente in modo diverso rispetto al solito.
“In un tempo in cui non si possono fare tante cose – ha continuato don Ettore – abbiamo voluto mettere un segno sul sagrato, che diventa quindi il luogo di incontro, di passaggio tra lo spazio pubblico e quello sacro. E lo stesso pastore non è solo colui che porta il gregge, ma anche colui che offre un omaggio alla natività”.
Sarà proprio la musica la protagonista di questo Natale crevennese: per quest’anno, infatti, il ricavato delle offerte verrà devoluto al restauro dell’organo ottocentesco della parrocchia.
Alla cerimonia era presente anche l’assessore alla cultura Francesco Vanetti: “La comunità di Erba è felice di partecipare – ha dichiarato -. Sono convinto che ci sia continuità rispetto a quanto facciamo ogni anno e ringrazio Angelo e gli Amici del Presepe per averci fatro sentire il significato del Natale soprattutto in un anno difficile come questo”.
Al termine dei discorsi, la Natività è stata quindi aperta alle visite, raccogliendo fin da subito l’entusiasmo e lo stupore dei grandi e piccini presenti.
