Covid, vaccinazioni e scuola. Ats Insubria: “Casi in aumento e positività a 1,8%”

viviana 18 Novembre 2021

Attualità

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ERBA – Contagi in rialzo anche nell’area comasca gestita da Ats Insubria dove, nella settimana dal 12 al 18 novembre, i nuovi positivi registrati sono 433, quasi il doppio della settimana precedente che aveva registrato 288 nuovi contagi.

Aumenta di conseguenza anche la percentuale di positività ai tamponi nella provincia di Como che, da 1,3 della settimana dal 5 all’11 novembre, è passato a 1,8 dell’ultima trascorsa. Su 35.632 tamponi eseguiti, 646 sono risultati positivi di cui 433 nuovi contagi.

“L’incremento dei contagi sta superando il picco registrato nel mese di luglio, ma è ben lontano dai numeri di positivi nel novembre 2020 – Commenta il direttore sanitario ATS Insubria dott. Giuseppe Catanoso – Così come sono anche minori le ospedalizzazioni rispetto al 2020 e spesso si tratta di persone anziane. Da quanto emerge dai dati a livello regionale, in terapia intensiva giungono prevalentemente i non vaccinati”.

Per quanto riguarda i positivi suddivisi per fasce di età, la generazione maggiormente colpita nell’area gestita da Ats Insubria risulta essere quella tra i 25 e i 49 anni con 156 casi, seguita da quella tra i 50 e i 54 anni con 118 casi. Confortante il dato relativo ai più giovani, under 12, che, da 199 positivi della settimana dal 7 al 13 novembre, vede una riduzione di contagi a 85.

Delle persone contagiate dal 1° ottobre all’18 novembre, 1925 non erano vaccinate o avevano ricevuto una sola somministrazione, con un’età media di 17 anni (incidenza di 5,65 ogni 1000 abitanti). I vaccinati che hanno contratto il virus sono stati invece 2372 con un’età media di 54 anni (incidenza 2,3 ogni 1000 abitanti).

“Qualsiasi vaccino ha una validità al 90%, – spiega il dott. Catanoso – cioè il 10% delle persone che vengono vaccinate potrebbero non avere la risposta immunitaria prevista dalla somministrazione e quindi non hanno una protezione efficace nonostante abbiano ricevuto il vaccino.”

Riguardo l’andamento della vaccinazioni continuano le somministrazioni delle prime due dosi, sia per la generazione più giovane sopra i 12 anni e soprattutto nella fascia di età tra i 30 ai 49 anni, probabilmente per le necessità lavorative legate all’obbligo del green pass. Vanno avanti anche le prenotazioni per la terza dose del vaccino anti-covid.

Dal punto di vista del sistema scolastico sono entrate in vigore lo scorso 11 novembre le misure del protocollo ministeriale che regola le quarantene qualora fossero riscontrati casi positivi. In questo ambito, i test salivari effettuati nelle scuole si stanno dimostrando efficaci per intercettare il prima possibile il contagio da Covid-19 e predisporre così le misure per poter evitare la diffusione del virus.

I DATI COMPLETI