Covid. Lombardia verso la zona arancione? Cosa cambierà

Caterina Franci 23 Novembre 2020

Attualità

COMO – E’ atteso per venerdì 27 novembre il possibile primo allentamento delle misure anti-contagio con il passaggio della Lombardia da zona ‘rossa’ a zona ‘arancione’. Un passaggio ancora non scontato: si attendono le nuove valutazioni sui dati relativi alla situazione epidemiologica nella nostra regione che in questi ultimi giorni sta mostrando segnali di miglioramento.

L’ultimo valore dell’indice di contagio RT in Lombardia (relativo alla settimana 9-15 novembre) si è attestato a 1,25, in calo rispetto a valore di 1,61 della settimana precedente (2-8 novembre) e in decisa diminuzione guardando al dato di fine ottobre (RT 2,09).

Il miglioramento è meno evidente nei dati giornalieri sui tamponi, che da inizio novembre ad oggi continuano ad attestarsi tra i 7 e i 9 mila test positivi ogni giorno, dati comunque stabili e non in ulteriore crescita rispetto all’impennata di casi che si è vissuta a partire da ottobre.

L’andamento dei ricoveri per Covid in Lombardia

Una crescita esponenziale che si è registrata anche rispetto ai ricoverati, passati dai circa mille e poco più di metà ottobre agli attuali 9,4 mila pazienti (di cui 949 in terapia intensiva) che si è frenata nell’ultimo periodo, scendendo da una media oltre 250 ricoverati al giorno di inizio novembre alle attuali poche decine di ricoveri quotidiani su tutto il territorio regionale.

Zona arancione: negozi, scuola e spostamenti

La prospettiva è quella di un cambio di ‘zona’ da rossa ad arancione, ma cosa cambierà per il cittadino? La novità principale sarà la riapertura dei negozi commerciali al dettaglio che potranno svolgere la propria attività senza limitazioni alle categorie di beni vendibili, a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni. Bar e ristoranti resteranno chiusi, con la possibilità di vendita ad asporto o con consegna.

Una novità riguarderà anche il mondo scolastico con il ritorno sui banchi degli alunni della seconda e terza media (oggi in didattica a distanza) mentre gli studenti delle superiori continueranno a seguire le lezioni da casa.

Le misure sugli spostamenti resteranno stringenti: non si potrà lasciare il proprio comune di residenza se non per motivi i lavoro o di necessità effettiva (salute, la cura di persone non autosufficienti) con le eccezioni già previste per la “spesa” possibile anche in negozi fuori comune se nel proprio non ci sono strutture che rispondano alle necessità. La minor stretta riguarderà gli spostamenti all’interno del proprio comune per i quali non sarà più necessaria l’autocertificazione. Ci si potrà quindi muovere liberamente all’interno del territorio comunale di appartenenza.

Va ricordato che è ancora in vigore il coprifuoco, quindi gli spostamenti sono vietati comunque dalle 22 alle 5, salvo motivi di lavoro e necessità. Ulteriori novità potrebbero arrivare con il prossimo Dpcm del Governo che dal 3 dicembre andrà a regolare il periodo che ci separa dalle festività natalizie.