Canzo

Cento anni per la Pasticceria Citterio: una lunga storia di tradizioni

Malaika Sanguanini 21 Febbraio 2022

Attualità, Canzo

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Cristiano Villa, titolare della pasticceria

 

CANZO – Era il 1922 quando la Pasticceria Citterio, punto di ritrovo e di socialità di canzesi e non, apriva i battenti. 100 anni che la porta della rinomata Pasticceria è varcata da bambini, ragazzi, adulti e nonni per assaporare pasticcini, torte o per gustare un buon caffè o un aperitivo, tra un sorriso e due chiacchiere.

Vincitrice della Seconda edizione di Best Bakery Italia, Citterio ha alle spalle una lunga storia di tradizioni che Cristiano Villa, l’attuale titolare, di seguito racconta. Inoltre, per festeggiare il centenario dell’attività e per ringraziare i clienti per la fiducia e la fedeltà da anni dimostrate, è in serbo un evento e tante sorprese.

Una foto d’epoca di Citterio (dal sito della Pasticceria)

 

Com’è nata la Pasticceria Citterio e com’è cambiata nel corso degli anni?

Citterio è nata nel 1922 e noi l’abbiamo ritirata nel 2003, sono ormai vent’anni che è di nostra proprietà. La pasticceria è stata fondata dal signor Citterio e dopo di lui è stata gestita dalla famiglia Rossi, in seguito dai Figini, poi siamo arrivati noi. Questo centenario cade proprio con la nostra gestione e in tutti questi anni c’è stato un percorso lungo e intenso, abbiamo cercato di creare una Pasticceria sempre con gusti classici e con abbinamenti a volte estrosi, ma comunque cercando sempre di soddisfare la vasta clientela. Abbiamo aperto un punto vendita anche a Erba ed è in previsione, nel medesimo paese, l’apertura di un altro negozio.

Parliamo del centenario, c’è qualche evento in programma per festeggiarlo?

Sì, abbiamo creato un evento per il centenario ed inizierà a giugno, per poi concludersi a settembre. Oltre a vari prodotti che verranno creati appositamente per questa occasione, ci sarà un concorso legato ai niscìurìtt (nocciolini) in cui si vinceranno dei premi, quali siano nello specifico lo riveleremo più avanti, ma posso dire che ci sarà sia un premio oggetto che uno sensoriale ed emozionale.

Parlando dell’emergenza sanitaria, come l’avete vissuta e quanto ha impattato sul vostro lavoro? 

Sicuramente ha cambiato molto la visione del nostro lavoro, ci ha fatto vedere determinate cose che prima non vedevamo. Abbiamo avuto dei problemi, come tutti nel settore, per il poco lavoro e la scarsa continuità, ma abbiamo sempre cercato di adattarci a quello che ci veniva chiesto di fare, purtroppo è più grande di tutto, ma si cerca di limare i danni il più possibile. Capisco quanto possa essere difficile gestire una situazione quando da una parte hai la salute e dall’altra l’economia.