Cassago nel Parco Valle Lambro: presidente Frigerio soddisfatta

Lorenzo Colombo 17 Gennaio 2014

Attualità

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PARCOLAMBRO.jpg_1528026089TRIUGGIO – Iter in Regione Lombardia concluso: il comune di Cassago Brianza, entra ufficialmente a far parte del Parco Regionale della Valle del Lambro. A sancirlo il voto unanime del Consiglio regionale durante la seduta assembleare che si è tenuta nei giorni scorsi. Cassago è il 36esimo comune del Parco della Valle del Lambro, il settimo del territorio lecchese (insieme a Bosisio Parini, Casatenovo, Cesana Brianza, Costa Masnaga, Nibionno e Rogeno), ad aderire al parco che si estende lungo un tratto di 25 km del fiume Lambro compreso tra i laghi di Pusiano e di Alserio a nord e il Parco della Villa Reale di Monza a sud, per una estensione complessiva di 8 mila ettari di cui 4 mila di parco naturale.
Era dal giugno del 2012 con la conferenza programmatica convocata nella sede del Parco che si attendeva la decisione definitiva di Regione Lombardia per far rientrare il territorio del comune in provincia di Lecco, all’interno del perimetro tutelato dall’Ente Regionale Brianzolo. I passi precedenti erano partiti nel 2007 dal Comune di Cassago Brianza per entrare a far parte ufficialmente del Parco regionale, aggiungendosi alle altre 35 realtà comunali, suddivise nei diversi territori delle Province di Monza e Brianza, Como e Lecco.
Il territorio comunale di Cassago Brianza riveste un importante valore naturalistico e ambientale. In particolare confina a sud con il territorio di Monza e Brianza (nel comune di Veduggio con Colzano in provincia di Monza e Brianza) e a nord con quello di Nibionno (Lc). Un territorio, quello compreso tra i tre Comuni che già fa parte del Plis de La Valletta. L’adesione al Parco della Valle del Lambro del territorio comunale di Cassago Brianza è determinante per creare, garantire e rafforzare la connessione ecologica est-ovest creata tra il Plis della Valletta e quello con il parco del Curone.
Cassago porta in dote al Parco Regionale della Valle del Lambro un ambito territoriale con una superficie di 77,36 ettari pari al 21,8 per cento dell’intero territorio comunale e pari allo 0,95 per cento dell’attuale superficie del Parco. Si tratta di un’area caratterizzata da un rilevante pregio sia dal punto di vista naturalistico ambientale che paesaggistico territoriale. In particolare alcune aree rivestono una grande importanza dal punto di vista del paesaggio, sia per ampiezza che profondità: sono in grado di dare valore aggiunto agli ecopaesaggi del Parco Regionale della Valle del Lambro ed alcuni punti ne costituiscono la naturale continuità vedutistica rispetto agli ambiti già inseriti. Inoltre Cassago Brianza ha già aderito al Plis della Valletta, inserendo una superficie di 80,24 ettari pari al 22,60 per cento del territorio comunale. Con queste due azioni Cassago Brianza diventa di fatto un paese tra due parchi ed inserisce all’interno di due aree protette (Parco Regionale e Plis) il 44,40 per cento territorio comunale.
«Il comune di Cassago Brianza accresce in modo esponenziale, grazie ai pregi naturalistici e paesaggistici, oltre che storici, l’importanza dell’Ente Parco tutto. La tutela del territorio dal punto di vista urbanistico, paesaggistico ed ecosistemico, in armonia con le sue esigenze e quelle dei cittadini, è uno dei temi più importanti portati avanti del Parco della Valle del Lambro. Regione Lombardia, attraverso i suoi Parchi regionali, attua questa tutela con grande attenzione e siamo orgogliosi che la bontà del lavoro del Parco della Valle del Lambro venga riconosciuto dai Comuni che si trovano nelle nostre immediate vicinanze e che, dunque, decidono di avvalersi di questo buon lavoro chiedendo di entrare a far parte del Parco. – ha sottolineato l’Avv. Eleonora Frigerio, Presidente del Parco Valle Lambro – Siamo estremamente contenti che si sia concluso l’iter che sancisce l’ingresso del Comune di Cassago Brianza nel Parco della Valle del Lambro perché il territorio costituisce un naturale corridoio ecologico che si collega direttamente con i vicini territori di Nibionno e Veduggio e soprattutto con il reticolo idrico minore del fiume Lambro».