Canzo

Canzo. Troppe auto a Gajum, un’ordinanza vieta la sosta davanti alla sbarra

Miryam Colombo 27 Maggio 2020

Attualità, Canzo

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CANZO – È notizia dell’ultimo fine settimana l’assalto dei sentieri di montagna da parte di escursionisti e amanti dell’attività all’aria aperta. Nemmeno la zona del Primo e Terz’Alpe e dei Corni di Canzo è rimasta immune da questo fenomeno e moltissimi sono coloro che hanno lasciato la propria auto nell’area di Gajum per spingersi poi lungo i sentieri.

Una situazione che si ripete spesso a Canzo, si sa, ma che in questa fase di parziale riapertura post lockdown, in cui gli spostamenti sono ancora limitati, sembrerebbe essersi acuita notevolmente tanto che ieri, martedì, il comandante della Polizia Locale di Canzo, Daniele Proserpio, si è visto costretto a firmare un’ordinanza che vieta la sosta di tutti i veicoli davanti alle sbarre di accesso alle strade agro-silvo-pastorali di via per le Alpi e via per San Miro per garantire il passaggio ai mezzi autorizzati e, soprattutto, di soccorso.

Una misura eccessiva? No, se si considera che, come spiegato dal comandante, la scorsa domenica ben tre auto sono state parcheggiate dagli escursionisti proprio davanti alla stanga posta sulla mulattiera di San Miro impedendo così ogni eventuale passaggio.

Davanti a queste scene di parcheggi selvaggi gli agenti della Locale non hanno potuto fare altro che sanzionare i contravventori, ma il punto della questione risiederebbe proprio nel mancato rispetto delle regole che, in certe situazioni, potrebbe causare problemi ben più grandi, come nel caso dovesse rendersi necessario l’intervento dei mezzi di soccorso.

“È una questione di rispetto delle regole e dell’ambiente: quando a Gajum i parcheggi sono esauriti, le auto devono essere lasciate in paese – ha puntualizzato il comandante della Polizia Locale -. Era prevedibile che in questa situazione i sentieri venissero presi d’assalto, ma è necessario anche buonsenso. Vista la situazione di domenica, potenzieremo i controlli che normalmente vengono già fatti nell’area e, dove necessario, applicheremo le sanzioni previste”.