CANZO – Una festa del biologico che affonda le sue radici nelle tradizioni del nostro territorio, quindi nella sua terra, intesa come frutto da coltivare e rispettare per poter vivere bene. E’ da questa terra che nasce la Biofera, l’evento ormai diventato uno dei più importanti a livello di cultura del biologico.
Per riscoprire la storia della Biofera bisogna fare un salto indietro nel tempo di oltre trent’anni. Nel 1982 un gruppo di canzesi si trovò a lavorare insieme a un curioso progetto: la stesura di una mappa del territorio di Canzo, dove fossero riportati gli antichi toponimi. Progetto che si concretizzò due anni dopo, nel 1984, riscuotendo un grande successo quando venne presentato alla popolazione sotto forma di cartina in cui venivano riportati gli antichi nomi dialettali in cui era suddivisa la comunità canzese. L’iniziativa riuscì a stimolare in molti la voglia di conoscere e riscoprire il proprio territorio favorendo, inoltre, il recupero di elementi propri della comunità canzese e significativi per la sua identità.
Il gruppo quindi a poco a poco crebbe, raccogliendo spontaneamente altre persone che avevano in comune lo stesso desiderio. “Venne così a formarsi un gruppo coeso e senza troppe regole, secondo la tradizione e le abitudini di una volta: una compagnia, volendola abbreviare, delle nostre, una Cumpagnia di Nost”, che rappresenta oggi l’anima della Biofera.
L’evento con gli anni si è poi evoluto e ingrandito, diventando oggi un vero e proprio punto di riferimento per chi ama riscoprire le tradizioni, per chi è appassionato di biologico, per chi vuole cercare di tornare alle proprie origini.