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Asso, ecco il progetto per la riqualifica dell’area Valletegna

Caterina Franci 8 Marzo 2021

Asso, Attualità

L’area di Valletegna ad Asso, fotosimulazione

 

ASSO – Tutti la vedono, percorrendo la strada provinciale 41 che da Asso porta in Vallassina, ma da anni nessuno può avvicinarsi ad ammirarne la suggestiva bellezza: stiamo parlando della cascata Vallategna che con il suo salto d’acqua di 30 metri ha ispirato poeti e letterati da Giuseppe Parini, a Stendhal che ne ha scritto nel suo “Diario del viaggio in Brianza” del 1818.

“Nasce vent’anni fa il sogno di Tiziano Aceti, ai tempi assessore ai lavori pubblici del Comune di Asso, di valorizzare e riqualificare l’area della Valletegna e di farne il punto il punto di partenza di un percorso vita che attirasse turisti e visitatori grazie anche alla vicinanza della stazione Canzo-Asso delle Ferrovie Trenord” spiega l’amministrazione comunale.

Il sogno di allora, interrotto da diverse vicissitudini, torna oggi a prendere vita grazie a un progetto presentato dall’attuale amministrazione comunale guidata da Aceti per ottenere finanziamenti regionali finalizzati alla promozione turistica della zona.

 

“Il progetto consiste anzitutto nella demolizione completa e nella bonifica dei materiali di cemento-amianto del fabbricato che da troppi anni nasconde parzialmente la vista e impedisce di avvicinarsi ai piedi della cascata. L’area sarà recintata e separata dalla strada, mentre un elegante ingresso con i simboli di Asso e della Vallassina accoglierà i visitatori. All’interno, avanzando verso la cascata, si raggiungerà una scalinata ad anfiteatro dove sarà possibile sedersi a contemplare il salto della Vallategna, che potrà essere illuminata in particolari occasioni con fari a led, e ammirare la trasparenza del laghetto che ne raccoglie le acque prima che si riversino impetuosamente nel Lambro”.

Nei pressi dell’ingresso, sul lato sud del parco, sarà realizzato il punto informazioni con annesso il racconto culturale del territorio: le tradizioni, le attività legate all’acqua, la bachicoltura, la tessitura, la meccanica. Non mancheranno gli aspetti naturalistici, la flora, la fauna, i sentieri che da Asso si diramano sui monti Palanzone, Cornizzolo, Corni di Canzo e monti dell’erbese. Informazioni che saranno corredate di codice QR-code, per consentire ai visitatori di avere facilmente sul proprio cellulare tutte le necessarie indicazioni turistiche.

Altri due pilastri del rilancio turistico della zona saranno il percorso vita che da Scarenna, in prossimità della Stazione di Canzo- Asso, si snoda tra i prati lungo la riva destra del Lambro in direzione Caslino, un sentiero già molto amato e frequentato dagli assesi, e la riqualifica della falesia per riaprire in sicurezza la palestra di roccia a cui da tempo era stato vietato l’accesso.

“Dalla contemplazione della cascata alle passeggiate all’arrampicata, Asso guarda alla riscoperta delle sue eccellenze per un futuro che d’ora in poi intende mettere il segno più alla voce “turismo” interagendo con tutti comuni della Vallassina per offrire una maggiore visibilità alle bellezze naturalistiche e culturali della nostra zona” concludono dal Comune.