Erba

Assadaka Erba: “Un ponte tra comunità, nel segno dell’amicizia”

Caterina Franci 30 Giugno 2023

Attualità, Erba

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ERBA – “Abbiamo fondato l’Associazione Culturale Assadaka con l’intento di creare innanzitutto un punto di riferimento per la comunità islamica erbese ma anche per contribuire alla vita appunto associativa e culturale della città“. Il presidente Youssef Anniz racconta l’impegno del gruppo ufficialmente costituito nel gennaio 2020, a fianco a lui c’è Mounir Es Saih, Segretario dell’Associazione. Ci incontriamo presso il locale di via Lecco, acquistato e risistemato per diventare la sede del sodalizio: “E’ tutto pronto ma stiamo ancora aspettando di poterla utilizzare – spiegano, con una punta di dispiacere – negli ultimi due anni abbiamo avuto una deroga per poter utilizzare questi spazi per il Ramadan ma di fatto manca ancora il cambio di destinazione d’uso, cioè ci impedisce di fruire della sede come vorremmo”.

Youssef ha 42 anni, viene dal Marocco. “Sono arrivato in Italia nel 1992, prima ho vissuto a Lezzeno poi mi sono trasferito a Canzo dove oggi risiedo”. Mounir viene anche lui dal Marocco e vive ad Asso. “Dobbiamo molto a questo territorio – dicono – ci ha accolti, ci ha permesso di lavorare, di crescere i nostri figli. Assadaka è nata per darci un riferimento: la comunità islamica dell’erbese è numerosa e poterci ritrovare è importante. Ma allo stesso tempo volevamo dare un segnale alla città di Erba, metterci a disposizione con proposte culturali e non solo, per farci conoscere e per contribuire alla ‘vita sociale’. Purtroppo un mese dopo aver fondato Assadaka (che in arabo vuol dire ‘amicizia’) è scoppiata la pandemia e subito siamo stati frenati nei nostri intenti, ma ora che la situazione è tornata alla normalità vorremmo fare di più“.

Nell’ultimo mese l’Associazione ha proposto alcuni eventi sportivi, tornei di calcio rivolti ai bimbi ma anche agli adulti. Youssef è un grande amante del calcio: “Per anni ho giocato anche qui a Erba in due società locali – ricorda – il calcio è uno sport che unisce e vedere così tante persone partecipare alle due giornate che abbiamo organizzato ci ha fatto davvero molto piacere”.

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I soci dell’Associazione Assadaka, al centro il presidente Youssef Anniz

Tante sono le idee del gruppo di soci (Anniz Youssef, Mouniri Aziz, Es Saih Mounir, El Rhannami Jaouad, Assli Buoabid, Hakim Abdelghani, Derry Abdelilah, Mouniri Charkaoui, Mouniri Tarik e Jamal Meskine i loro nomi) che devono però scontrarsi con alcune difficoltà burocratiche: “Ci piacerebbe contribuire con eventi in città ma ciò che oggi ci blocca ancora è l’inagibilità della nostra sede sociale che sulla carta è rimasta un’unità immobiliare destinata ad ufficio“. La richiesta di cambiare la destinazione d’uso avanzata al Comune di Erba era stata respinta per la mancanza di parcheggi prescritti dal Piano Urbanistico: “In realtà qui di parcheggi ce ne sarebbero e abbiamo anche proposto al Comune di acquistarli e monetizzarli – spiega Youssef – ma ancora non abbiamo avuto risposte positive. Ci dispiace perché il nostro intento è quello di essere collaborativi con la pubblica amministrazione e di aiutare come possiamo, ma senza l’agibilità della sede diventa difficile organizzarsi. Speriamo di poterla avere al più presto”.

C’è poi l’aspetto religioso e di preghiera: dopo il caso Ramadan, finito al Tar (che aveva dato ragione all’Associazione) e risolto con una concessione temporanea degli spazi di via Lecco per celebrare il mese sacro, i fedeli si trovano ancora oggi con una sede inutilizzabile per la preghiera. Mercoledì 28 giugno la comunità islamica ha celebrato la Festa del Sacrificio Eid al-Adha: “Per noi si tratta di una ricorrenza importante, non abbiamo potuto utilizzare la sede per gli ovvi motivi e abbiamo affittato una sala a Lariofiere che ci ha gentilmente concesso gli spazi per la preghiera e che ringraziamo ancora”.

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La ‘sala comune’ dell’Associazione nella sede di via Lecco

Fino a fine luglio Assadaka raccoglierà le iscrizioni per il corso di arabo per bambini che comincerà a settembre e durerà per tutto l’anno scolastico (la sede delle lezioni va ancora stabilita): “Abbiamo già avuto un centinaio di adesioni – fa sapere Youssef – è il secondo anno che lo proponiamo. E’ rivolto ai nostri figli, per far sì che non perdano la loro lingua madre. Sono perfettamente integrati con le realtà scolastiche e sportive del territorio ma per noi è importante preservino l’arabo”. Ma non solo bambini, nelle ultime settimane anche tanti adulti – erbesi – hanno richiesto ad Assadaka informazioni per imparare l’arabo: “Ci fa piacere questo interesse, per ora non riusciamo ad organizzarlo ma terremo presente la richiesta per proporlo al più presto” concludono Youssef e Mounir, ottimisti nonostante gli (infiniti) ostacoli della burocrazia.