Alzate Brianza

Alzate. Inaugurato lo Scaffale della Legalità, luogo di memoria e conoscenza

Miryam Colombo 22 Luglio 2022

Alzate Brianza, Attualità

Tag: , , ,

Da sinistra il consigliere comunale Eugenia Colombo, Claudio Ramaccini del Progetto San Francesco, il sindaco Mario Anastasia e i consiglieri comunali Paola Lanini e Cristian Fusi

 

ALZATE BRIANZA – “La memoria è qualcosa di molto importante, soprattutto per le giovani generazioni: è indispensabile e fondamentale far conoscere la storia di persone straordinarie che si sono impegnate per il bene comune e per la legalità”. Con queste parole il sindaco di Alzate Brianza, Mario Anastasia, ha salutato ieri, giovedì 21 luglio, l’inaugurazione dello Scaffale della Legalità presso la Biblioteca comunale “A. Alciato”.

Un’intera sezione che raccoglie libri e materiali dedicati alla conoscenza del fenomeno mafioso, ma soprattutto al ricordo degli uomini e delle donne che si sono dedicati e, talvolta, hanno sacrificato la propria vita in nome della giustizia e della lotta alla criminalità organizzata. Ad oggi i volumi sono una sessantina, ma, come sottolineato durante la serata, l’intenzione è di ampliare quanto più possibile questo patrimonio.

Diversi i cittadini che hanno assistito alla presentazione che, introdotta dal consigliere comunale Cristian Fusi, ha visto poi gli interventi del primo cittadino e di Claudio Ramaccini, direttore del Centro Studi Sociali Contro le Mafie – Progetto San Francesco con il quale il Comune ha collaborato negli ultimi mesi per dare vita a una serie di proposte dedicate al 30° anniversario delle stragi di Capaci e di via D’Amelio in cui persero la vita i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

A riguardo Anastasia ha ricordato: “L’intero Consiglio comunale ha espresso all’unanimità la volontà di portare avanti questo progetto: con questo voto l’Amministrazione intera si è schierata a favore del ricordo e di iniziative che possono portare avanti messaggi e ideali che un domani possono far schierare i giovani dalla parte della legalità”.

Claudio Ramaccini

 

Ed è proprio ai ragazzi che ha rivolto il suo pensiero il direttore del Centro Studi, Claudio Ramaccini, sottolineando il ruolo fondamentale che la scuola e gli insegnanti hanno nella preparazione alla conoscenza del fenomeno mafioso e l’importanza del coinvolgimento delle nuove generazioni a livello generale anche alla luce delle nuove forme e della diffusione delle infiltrazioni mafiose.

“Nel nostro territorio quando si dice “mafia” si pensa a quella siciliana, ma la criminalità è presente anche qui, soprattutto con della ‘Ndrangheta: usura, recupero credito, rifiuti sono solo alcuni dei campi in cui agisce – ha sottolineato Ramaccini -. Inoltre, è diventata la maggior organizzazione criminale internazionale e quando un’associazione è così infiltrata è difficile seguirne le tracce. A questo si aggiunge che purtroppo alcuni imprenditori vanno a cercare questi criminali per avere sostegno economico”.

Ramaccini ha poi concluso il suo intervento sottolineando come le stragi di Capaci e di via D’Amelio abbiano rappresentato uno spartiacque dal momento che hanno generato una reazione da parte della popolazione e hanno permesso un cambio di legislazione.

La serata si è quindi conclusa con la lettura, eseguita dalle consigliere comunali Eugenia Colombo e Paola Lanini, di alcuni passi tratti dai libri “Cose di Cosa Nostra” di Giovanni Falcone e Marcelle Padovani e “Paolo Borsellino: per amore della verità” di Piero Melati.

La rassegna di eventi realizzati in occasione delle stragi proseguirà anche durante la Fiera Secolare di settembre nel cui palinsesto sono stati inseriti alcuni appuntamenti e si concluderà con l’inaugurazione del centro polifunzionale di Fabbrica Durini intitolato alla memoria di Falcone e Borsellino.