ALBESE – L’idea di un cartello all’altezza di via Montello che segnali il confine tra Albese e Cassano e la data dell’unione piace ai cassanesi.
La proposta, dapprima lanciata dal sindaco Alberto Gaffuri, e poi ripresa dal vice Carlo Ballabio, sembra convincere, almeno stando ai commenti su Facebook, anche i “secessionisti pacifici” di Cassano che da anni rivendicano una sorta di autonomia della frazione (vedi l’articolo relativo alla comparsa di un adesivo con la scritta “Cassano” su un cartello stradale).
Ora il cartello potrebbe diventare realtà. Quello che i cassanesi vogliono garantire con questa battaglia, sottolineano pacifica, è la possibilità per tutti di sapere dove sia Cassano da un punto di vista geografico.
Come fare quindi per identificare la frazione? Tra le tante idee balenate nel gruppo dei cassanesi, alcune evidentemente goliardiche come quella di invitare Antonio Cassano come testimonial per la secessione, sono emerse anche riflessioni più serie che associano il “caso” di Cassano alle località di montagna o ai paesi limitrofi. Una discussione tornata d’attualità ma che affonda le sue radici addirittura nel 2010. “La segnaletica di montagna è stata pensata per non perdere la memoria dei luoghi e per consentire a chi viene ad abitare da noi di conoscere il nome delle località”, scrivono sul social network e prendono a esempio i comuni “doppi” (indicano Vertemate con Minoprio, Casnate con Bernate, Capiago Intimiano), con tanto di album fotografico che mostra come la segnaletica sia ben comprensibile.
Forse, presto, anche ad Albese con Cassano compariranno questi cartelli.
