ASSO – Un fiume di gente ha attraversato le vie del paese venerdì sera, scosso da una tragedia assurda. In silenzio, tantissimi cittadini assesi hanno preso parte alla fiaccolata organizzata per esprimere vicinanza all’Arma dei Carabinieri e in particolare alle famiglie della vittima, il luogotenente Doriano Furcieri, e del brigadiere Antonio Milia che giovedì pomeriggio lo ha ucciso con almeno tre colpi di pistola.
Tante, tantissime le persone che si sono trovate alle ore 20 fuori dal Municipio di Asso. Presenti il sindaco, Tiziano Aceti, e il parroco Don Giuseppe: “Attraverso questo gesto – ha detto quest’ultimo prima di mettersi in marcia – esprimiamo vicinanza e affetto. Potrà essere un’occasione per pregare e riflettere. L’appello è di vivere questo momento in silenzio, a volte è più eloquente di tante parole”.
Dopo la preghiera introduttiva il corteo si è avviato, in testa il parroco e il primo cittadino. Il fiume di gente si è fermato davanti alla Caserma dei Carabinieri, teatro della tragedia. Qui i presenti hanno lasciato il moccolo di candela in segno di vicinanza, per poi proseguire per le vie del paese e arrivare in Piazza Mercato.
Nel pomeriggio di oggi il brigadiere Antonio Milia è stato interrogato a lungo dai magistrati chiamati a chiarire le circostanze e il movente dell’omicidio. Il militare, che in passato aveva sofferto di problemi di disagio psicologico, era rientrato da poco in servizio presso la stazione di Asso dove lavorava da diversi anni. E’ accusato di omicidio e tentato omicidio: nel blitz dei reparti speciali avvenuto all’alba di venerdì ha infatti esploso un colpo contro un militare, ferendolo in maniera fortunatamente non grave ad una gamba.
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