COMO – Nei giorni precedenti il Natale è stata diffusa un’ottima notizia per tutto il territorio lariano: la Regione Lombardia ha stanziato 600 mila euro per il periodo 2019 – 2021 per la realizzazione di una piattaforma che servirà per rimodulare da un punto di vista normativo il livello minimo delle acque del Lago di Como.
Con la consapevolezza dell’esistenza di interessi contrapposti in tema di utilizzo delle acque del Lario, lo studio consentirà di confrontare le varie posizioni e dare una base oggettiva e scientifica alla necessità di rivedere la norma che disciplina la regolamentazione del lago, norma ormai datata e nata in presenza di elementi economici e climatici profondamente diversi dagli attuali.
Il Tavolo per la competitività accoglie con soddisfazione la decisione dell’ente regionale, come esito di un percorso che ha visto l’impegno di tutti i soggetti coinvolti: rappresentanti politici dei territori di Como, Lecco e Sondrio; amministratori locali; organizzazioni ed istituzioni rappresentative della realtà economico-produttiva, sociale e politica; enti di servizio (come l’Autorità di Bacino e l’ARPA); centri di ricerca come l’Università dell’Insubria e il Politecnico di Milano. Ritenendo di fondamentale importanza la gestione sostenibile dell’acqua del bacino “Lago di Como”, patrimonio naturale inestimabile dei territori provinciali di Como e Lecco, il Tavolo per la competitività (luogo di incontro degli attori territoriali e di confronto sulle principali problematiche) ha infatti proposto negli ultimi due anni diverse occasioni di riflessione e dibattito sul tema: vale la pena di ricordare a questo proposito la seduta straordinaria dello scorso 16 aprile, svoltasi a Eupilio presso il Centro Remiero, e gli Stati Generali del Lago presso Villa Erba in data 19 giugno.

Nel corso delle suddette riunioni il Tavolo ha chiesto con forza ai partecipanti di contribuire alla diffusione della conoscenza del problema ed a promuovere, nel rispetto dei propri scopi istituzionali, azioni che consentano di mitigarne gli effetti. In aggiunta, data la complessità del problema, il Tavolo ha chiesto ai deputati, senatori, consiglieri regionali delle province di Como, Lecco e Sondrio di farsi carico del problema del livello minimo lacuale nelle rispettive sedi istituzionali, con lo scopo ultimo di promuovere una modifica della normativa vigente riguardante la gestione delle acque del Lario, per salvaguardare il patrimonio lacuale e favorire una mediazione super partes del conflitto economico tra i diversi settori produttivi.
Considerato l’annunciato finanziamento regionale, il Tavolo riprenderà quindi al più presto il lavoro da tempo avviato nell’ambito del “Patto per il Lago di Como” (recentemente sottoscritto agli Stati Generali di Villa Erba), mettendo a disposizione di Regione Lombardia tutti gli elementi di conoscenza e valutazione già acquisiti e favorendo nel contempo la continuità delle azioni intraprese di mitigazione, resilienza e ripristino.